Nord e Sud - anno XIX - n. 145 - gennaio 1972

Dopo l'elezione del Presidente tato tutte le artiglierie di ct1i poteva disporre per sparare a zero sui repubblicani, rei, a suo giudizio, di avere determinato la « sconfitta » del suo schema e la « vittoria » di t1no schema diverso? Resta comu11que il fatto che, mentre Mancini si ostina ad affermare che socialdemocrat1ci e repubblicani contano poco o niente, perché tra l'altro vogliono darsi un ruolo speciale, « in funzione antisocialista », assai più correttamente Berli11gt1er ritiene che la « svolta democratica » passi anche per un discorso che tenga adeguatamente conto del « peso » dei socialdemocratici e dei repubblicani. Ma, a proposito di questa « svolta democratica », ci sono due osservazioni da fare. La prima rig1.1arda il pericolo incombente di cui dicevamo: che, volendo forzare i modi ed. i tempi della « svolta democratica », si possa provocare lo sbandamento in senso antidemocratico, a destra. Ci sono oggi tutte le condizioni per una svolta a destra e gli errori delle sinistre hanno contribuito disinvoltamente prima a crearle e poi a potenziarle. Ora si tratta di neutralizzarle. Ma g11ai se si volessero sottovalutare qt1este condizioni di pericolo a destra! Di qt1esto stiamo incessantemente scrivendo su « Nord e Sud » fin da quando siamo stati chiamati a dare· un giudizio sulla contestazione e sui movimenti extra-parlamentari, sul maggio francese del 1968 e sull'autunno italiano del 1969. E pure di recente, nel citato editoriale del numero di agosto-settembre, scrivevamo del « gravissimo errore di valutazione » commesso, fi.11dal 1968, da democratici di buona volontà, ma di corta veduta: « si è ritenuto, infatti, cl1e il cli111apolitico f<)sse favorevole alle sinistre, quando l'interpretazione che si doveva dare all'epilogo del maggio francese, e cl1e noi abbiamo dato, induceva a ritenere che il clima politico, turbato dalle azioni di una ' nuova sinistra ' che offriva pretesti alla reazione assai più di quanto non creasse occasioni ad un'impossibile rivoluzione, stava diventando favorevole alle destre e che qt1indi era necessario serrare i rangl1i della solidarietà democratica e rassicurare il ceto medio ». Ma, al contrario, è stata compromessa la continuità dello S\ 1iluppo economico e si è lasciato che la legalità repubblicana diventasse il bersaglio di scalmanati e f~- cinorosi che, coltivando le pratiche di un sinistrismo estetizzante o infantilistico, portano attentato alla serietà ed all'operosità della sinistra; e quanto alla solidarietà democratica, malgrado l'indicazione fornita dalla saggezza dell'elettorato del 7 giugno 1970, non ci si è affatto preoccupati delle cons~guenze che potevano derivare e che sono derivate dalla sua disintegrazione. Ora, ammesso che si vogliano e che si possano neutralizzare le 19 Bibliotecaginobianco

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