Nord e Sud - anno XIX - n. 145 - gennaio 1972

Dopo l'elezione del Presidente sere cl1e .Moro: la « soluzione otti111ale » di cL1i l1a scritto Mino Monicelli, fedelmente registrando qL1ello che era stato fissat<? come l'obiettivo della strategia manci11iana. Non solo: a testimonianza di quanto fosse spregiL1dicata, e i11 pari tempo opaca nella stia rigidità, la strategia di Ma11cir1i e dei suoi collaboratori, c'è il ritardo con il q_L1aleNe11ni e stato « rnesso fra le stanghe ». Non quando i repubblica11i lo aveva110 proposto, lasciando ai socialisti la scelta dei modi e dei tempi, ma offrendosi a11che di ass11mere loro l'iniziativa, onde la candidatura del leader autonomista no11 rist1ltasse « di contrapposizior1e » e 11011si configurasse come « cambio di staffetta » rispetto a quel]a fro11tista di De Martino. Si è voluto invece attendere proprio il mon1e11to 11el quale, affacciatasi la candidatura di Leone, era J1ecessario per Ma11cini « strume11talizzare » Nenni e « contrapporlo » come candidato di neutralizzazione in vista di q11ella « solt1zio11e otti1nale » c1.1il'unità delle sinistre, tanto caparbia1ne11te volt1ta, ma11tenuta e va11tata, ir1 a11titesi alla solidarietà fra le componenti della maggioranz~ di ce11tro-sinistra, si era proposta di approdare e stava già per approdare qua11do era sembrato che Malagodi, « dopo una serie di colloqui con Mancini », fosse disposto ad offrire una copertura in ca1nbio di un i11serimen to. Che i liberali fossero disposti a votare per il candidato democristia110 scelto dai con1t1nisti era poco credibile. E difartti; così 110n è stato. Ma i solerti portavoce n1anci11iani erano andati dicendo, pri1na e dopo l'assemblea dei grandi elettori della DC 11ella 11otte tra il 19 ed il 20 dicembre, non solo che Forlani a,,eva « mollato » Fanfani ed era oramai acq_t1isito a Moro, ma anche e soprattutto che acqt1isito a Moro era Malagodi, co11 il consenso del suo gruppo, al quale era stata promessa la partecipazione ad u11 governo con la DC ed il PSI, senza il PSDI e senza il PRI: questo, anzi, veniva prese11tato come jl s11ccesso finale di un'azione di avvjcina1nento ai liberali, o, n1eglio, di adescamento dei liberali, comi11ciata circa sei mesi or sono, quando proprio Ma11cini aveva « aperto » a Malagodi, in occasione di u11a « trib11na politica ». I ma.ncinia11i, nell'immediata vigilia dell'asse1nblea dei grandi. elettori democristiani, per convalidarè l'ipotesi della disponibilità dei liberali nell'offerta di t1na copertura alla elezio11e di l\'1oro, avevano perfi~o fatto circolare una « battuta » che pretendeva di essere sferzante: « ora che abbiamo trovato i signori (e cioè, i liberali), non c'è più bisogno dei domestici (e cioè, i repubblicani ed i socialdemocratici) ». Era uria « batt11ta » c}:ie, tra l'altro, voleva an11 Bib·I iotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==