Nord e Sud - anno XIX - n. 145 - gennaio 1972

Napoli ecologica Il tutto i11 linea con la necessità di qualificare il porto dfi Napoli in senso prevale11temente commerciale, cantieristico e turistico. I rifiitti. Circa un mese fa si è tenuta a New York 11na mostra sul « r1c1claggio » dei rifiuti. Probabilmente la nostra societa ci propo11e problemi che, almeno sulla carta, sono più importa11ti. Tuttavia non per questo si può affermare che non vale la pena qua11to me110 di verificare l'utilità e la possibilità di riciclare anche da noi l'enor1ne massa di rifiuti che quotidianan1ente la città sforna. Si tratta, essenzialmente, defla ft1sione dei rifiuti metallici, del riutilizzo dei cocci di vetro, della go1n1na e degli stracci: spazzatura questa, dalla quale è possibile ricavare mattoni, materiali isolanti, lubrificanti e suole per scarpe. È cl1iaro che occorre più che mai, in questo caso, effettuare u11a scala di priorità e verificare che posto può occupare t1n'operazione del genere. Varrebbe pertanto la pena di riesaminare i risultati gia acquisiti a questo livello dalla apposita Commissione di Piano Regolatore. Si tratterebbe, cioè, di conoscere quali tipi di rifiuti sono tipici della città anche in relazione alle modificazioni dei consiln1i; quali sono le possibilità di riiltilizzo degli stessi e se i frutti che se ne possono ricavare valgono la spesa da affrontare. Potrebbero venirne fuori risultati interessanti anche tenendo conto dell'i11centivo che ne può derivare alla ricerca scientifica e all'industria. Quali che siano, comunqt1e, i risultati di u11'indagine del ge11ere, resta sempre in piedi e quindi in cerca di soluzione, il problema dello smaltimento « indolore » dei rifiuti. Oggi i rifiuti solidi della città (oltre 1.000 ton11ellate al giorno) vengono accumulati e lasciati macerare nel cratere Senga, u11 vallone di 200.000 metri quadrati a Pianura, in contrada Pisani. Ne deriva un incessa11te processo di putrefazione con insetti e focolai di autocombustione oltre che con gravi ·pericoli di infezione per gli abitanti specialmente di Pianura, Pozzuoli e Quarto: tre centri dell'importante comprensorio dei Campi Flegrei. Se no11 sarà, dunque, possibile utilizzare in qualche modo tale massa di rifiuti occorrerà distruggerla in modo ben cliverso dall'attuale; vale a dire con l'installazione dei previsti inceneritori la cui installazione non ·è ulteriormente differibile e le cui sorti no11 devono essere legate a quelle del Piano Rego.latore Generale della Città. Né va tralasciato il grave problema della giacenza prolungata sul suolo pubblico 121 Bib·iIotecaginobianco

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