Giorgio Nebbia zione di ghetti di periferia simili a quelli che circondano le città industriali del Nord. La migrazione degli investimenti da una piccola agricoltura fallimentare alla città ha -dato luogo ad una vergognosa speculazione edilizia, che ha portato alla distruzione delle poche zone verdi ancora restanti. La moltiplicazione delle automobili, divenute spesso la misura del passaggio dal mondo del proletariato rurale alla società dei consumi, ha reso caotico il traffico urbano: a questo contribuisce la inadeguatezza dei trasporti pubblici, ·di cui non è stato previsto lo sviluppo come alternativa sociale. La mancanza di una coraggiosa visione politica ha impedito di affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che stringono come immonde cinture gli abitati urbani soffocandoli con i loro miasmi. Le fogne, che già arrecavano danno all'ambiente naturale quando si trattava dei rifiuti delle città meridionali del 1945, gettano oggi nella campagna o nel mare un carico di sostanze inquinanti almeno cinque volte superiore. 'fratti sempre più estesi di quelle che una volta erano le belle e limpide spiag·ge e coste del Sud sono ora inquinati dai rifiuti urbani, dalle materie plastiche, dai rifiuti delle industrie e dagli scarichi delle petroliere e delle navi mercantili. L'indisciplina e l'improvvisazione nell'amministrazione del territorio colpisce i ceti più poveri, i cui figli sono costretti a fare il bagno, vicino alle città costiere, in un mare di immondizie, mentre le zone appena àecenti sono ce·dute in concessione e sono monopolio riservato di pochi privati. La diffusione del riscaldamento don1estico senza disciplina e pianificazione fa sì che i prodotti di combustione, contenenti a11che veleni come composti solforati e idrocarburi cancerogeni, aggiungendosi ai fu1ni industriali, contribuiscono a deteriorare la qualità dell'aria e del clima. L'abbandono del mondo rurale lascia la collina e la montagna esposte all'erosione e rende ancora ,più squallide le pietraie e i banchi d'argilla di questa parte dell'Italia provvisoria. Il rimboschimento diventa inefficace se non è accompag,nato dalla permanenza dell'uomo nel mondo rurale, per cui occorre un rovesciamento delle attuali politiche di spop·olamento e non per motivi economici, di reddito o produttività, ma perché la presenza -dell'uomo nel mondo rurale è un servizio per la collettività; il mondo rurale deve essere dotato di nuovi e migliori servizi, scuole, assistenza sanitaria, strade. In questa maniera le zone di rimboschimento possono diventare sede delle sempre più necessarie attività ricreative. 100 Bibliotecaginobianco
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