Nord e Sud - anno XVIII - n. 144 - dicembre 1971

Pella e il Governo dell'Assunta sta della DC che, sia sotto la superata forma del quadripartito, sia sotto quella di un Governo monocolore, fa temere un orientamento verso il monopolio del potere politico. Tale orientamento e sottolineato dalla lotta aperta della DC ai partiti democratici laici ed alla apertura a sinistra. D'altro canto, il persistente frontismo del PSI, pur attraverso vaghe ed elusive dichiarazioni della .Direzione, spinge il paese verso una alternativa fra regimi diversi, anziché tra partiti diversi nell'ambito della democrazia ». Nell'illustrare q11esta nota a Piccioni, con il quale ha un vivace scambio dì battute, Saragat chiede che il nuovo Governo dia un « affidamento » per quanto riguarda il programma e per qua11to riguarda le persone. Il Governo deve andare incontro alle aspettative del ceto medio e del proletariato. Sul versante di sinistra, PSI e PCI, che hanno fatto a Einaudi i nomi di Granchi e Fanfani per l'incarico governativo, pongono alcune « irrinunciabili » condizioni per la loro « neutralità » nel momento del voto di fiducia 6 • L'atteggiamento di fondo del Governo, dicono, deve essere caratterizzato da un forte impegno riformatore con i11iziative per la dister1sione sul piano internazionale. Il PCI n.on nutre eccessive illusioni ed esprime un duro giudizio su De Gasperi. « La caduta del suo Governo », afferma, « ha schiodato le porte che sbarravano la strada all'avvenire ». Nenni, pur osteggiando un eventuale ritorno di De Gasperi al Ministero degli Esteri, non vuole tendere troppo la corda. Si lascia attribuire la convinzione che con Piccioni le cose potranno andare meglio. Si mostra possibilista, come del resto - per opportunità tattica - si mostra Saragat. Morandi, invece, non fa mistero del suo profondo scetticismo. I contatti di Piccioni coi partiti durano sei giorni. Al settimo, di buon matti110, il presidente-designato si reca a Caprarola da Einaudi. Trascorre col presidente della Repubblica tutta la giornata. È ancora fiducioso. È convinto che i partiti di centro - pur tra polemiche, differe11ziazioni e pregiudiziali - daranno una prova di buona volontà. Il nuovo Gabinetto potrà presentarsi in Parlamento tra qualche gior110, contando sul voto della DC, del PLI, del PRI e sull'astensione del PSDI. Resta solo da scegliere i n1inistri. Ma è proprio questo l'adempimento fatale. 6 Queste condizioni del PSI e del PCI sono .le stesse poste per l'ottavo Gabinetto De Gasperi: abrogazione della legge elettorale: larga a1nnistia; ritiro delle sanzioni adottate dalle Amministrazioni statali per fatto di sciopero e, in particolare, per lo sciopero contro la « legge truffa »; fine delle discriminazioni; ristabilimento della intera libertà di propaganda; impegno a lottare a fondo per la occupazione operaia, contadina e impiegatizia; una mediazione positiva contro i licenziamenti e le serrate in corso e per la pacificazione nelle campagne; appoggio, in campo internazionale, alle iniziative per il neutralismo dell'Italia e la distensione. (Cfr. ERMANNOCORSI, L'ultimo De Gasperi, cit.). 89 Bibiiotecaginobianco

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