Nord e Sud - anno XVIII - n. 144 - dicembre 1971

Pella e il Governo dell'Assunta problemi di fondo vennero rinviati mentre si facevano più forti le tensioni sociali e incalzava l'urgenza delle riforme. Il correttivo introdotto da Fanfani nella valutazione della seconda legislatura repubblicana ( « anni difficili ma non sterili ») parte non dal bilancio politico-parlamentare, che è negativo, ma dalla evoluzione subita dai partiti, che si sforzarono di allentare la pressione dei loro apparati per diventare sempre piì1, da strutture rigide e burocratiche, strumenti di mediazio-ne politica e di partecipazione democratica. Alla contrapposizione frontale, sia pure sostenuta da motivazioni ideologiche, si sostituisce un metodo nuovo di confronto dialettico fondato sulle scelte programmatiche. In questo senso la legislatura dell'immobilismo, vista come periodo di transizione, ha creato) le condizioni di un rapporto nuovo nei partiti e tra i partiti. « Tutti e tre i partiti di massa, la DC, il PSI e il PCI, pur per ragioni diverse, attraverseranno » - rileva Giuseppe Mammarella 11elvolume L'Italia dopo il fascismo, 1943-68 - « un periodo di profonda evoluzione sia di carattere organizzativo che di natura ideologica. Alla fine degli anrt.iCinquanta, qitelle forze politiche si presen~eranno con una fisionomia diversa da quella acquisita nel periodo immediatamente su,ccessivo alla fine della guerra: superate certe barriere più psicologiche che ideologiche, se da una parte i partiti perderanno in precisione di connotati e capacità di proselitismo, dall'altra si apriranno ad una diversa concezione della lotta politica, intesa come confronto di soluzioni e di programmi, piuttosto che come urto di ideologie e di principi, e pertanto più consona con lo spirito di una autentica democrazia ». La crisi della concezione dello Stato-guida, la via nazionale al socialismo teorizzata dal PCI, la morte di Stalin, il XX congresso, del PCUS e il rapporto Krusciov, i fatti di Ungheria, il profilarsi dello scontro cino-sovietico: questo il quadro internazionale nel quale si inserise.e l'evoluzione della vita politica italiana (dalla riorganizzazione d·ella DC alla rottura del patto di 11nità d'azione tra PSI e PCI), a conferma dello stretto collegamento che è sempre esistito tra vicende di politica estera e vicende interne del nostro paese. .. C'è poi un terzo aspetto che va valutato, accanto a quello parlamentare e politico: l'aspetto economico. Da questo profilo il bilancio è oggettivamente positivo. La produzione continuò ad espandersi a ritmi· elevati. « Dopo il 1954 il livello di disoccupazione (cfr. Norman Kogan, op. cit.) discese leggermente, poiché l'aumento dell'occrtpazione comin.- ciò a superar~ l'incremento delle forze di lavoro ». Es-plicita è anche la testimonianza di Giuseppe Mam~arella (op. cit.): « Lo sviluppo economico riprende sempre più intenso in tutti i settori e in particolar modo in quello industriale: gli indici econonzici di questi anni segn.ano un co85 Bibiiotecaginobianco

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