Il PCI scopre l'Europa di Ennio Ceccarini: Procedendo per vie quasi sempre determinate a posteriori, ma comunque con una sorta di inevitabile indirizzo verso le chiarificazioni realmente necessarie, anche i comunisti italiani sono pervenuti ad affrontare - in un convegno di studi che aveva il caratteristico tono ufficiale della presa di posizione politica - il tema del loro « inserimento » nell'Et1ropa e della ]oro politica europea. Il convegno - che si è tenuto a Roma dal 23 al 26 novembre e che ha visto seriamente impegnati esponenti del calibro di Giorgio Amendola, Silvio Leonardi, Nilde J otti, nonché una parata delle « teste » più brillanti e più attrezzate al revisionismo di cui disponga il PCI (eccezione patetica, i1 vecchio Gian Carlo Pajetta, ridottosi a cantare le laudi dei cattolici irlandesi contro l'Inghilterra democratica ed « europea ») - non ha avuto una grande accoglienza. Alla destra e al centro è stato svalutato come prova strumentale dell'insidia del PCI nell'area del potere nazionale italiano, e quindi come pericoloso camuffamento di una forza che punta all'eversione del sistema democratico italianò ed europeo; alla estrema si11istra (in particolare tra gli implacabili ce11sori del « Manifesto ») è stato bollato come prova della definitiva « borghesizzazione » e resa del PCI al sistema capitalistico ed alle sue consolidate strutture oligopoliche et1ropee. In realtà il convegno organizzato dal CESPE non è stato né l'una né l'altra cosa. Si è trattato di un'iniziativa mossa da ragioni oggettive e perciò serie (fare politica in questa Europa), ma svolta con immaturità, approssimazione, contraddizioni, velleitarismo politico. Un'occasione perciò interessante, da non sbrigare con brevi quanto inintelligenti battute, ma da riprendere in mano con attenzione, allo scopo di mist1rare, su un terre110 cl.i primaria importanza, la quantità e la qualità del ritardo del PCI, in termini di « contenuti », di una politica democratica moderna. Di per sé è, del resto, già estremamente rilevante il fatto che una forza come il PCI si sia risolta ad affrontare il tema della politica europea polemizzando e contraddicendo le dure, persistenti, residue ostilità di altri partiti comunisti et1ropei: primo fra tutti 6 Bibirotecaginobianco
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