., Argomenti Co1me si è detto, col n. 8 dell'art. 4 della legge viene stabilito che, per tale imposta, l'accertamento sarà « a cura .dell'amministrazione finanziaria dello Stato ». In pratica, si tratterà •di ap1 p1 licare i 1 dati rilevati per l'imposta sui redditi del1 le perso 1 ne fisiche e per l'imposta isui redditi delle persone giuridiche alla determinazione dell'impo·nibile per l'imposta 1 locale. Su questo, nulla da eccepire; il criterio adottato è co,erente con il p1 rincipio, ormai affermato, della p·ersonalizzazione dell'imposizione, che richied'e un'indagine unitaria sui redditi (del co1 11tribuente, .. Però, nello stesso articolo 4, e precisamente al n. 3, si tro1 va scritto: « determinazione dell'aliquota tra il sei e l'otto e cinquanta per cento da p·arte dei comuni, tra l'uno e cinquanta e il due e cinquanta per cento .da p·arte del1 le pa:""ovincet,ra l'uno, e il due ·per cento ·da parte delle regioni ... ». Non si indica alcun criterio per tale determinazio,ne. Non si indica, cioè, se essa va collegata alla situazione economica delle zone interes,sate; se, p1 ur lasciando agli enti lo·cali il potere idi decidere, si può p1 revedere qualche meccanismo di collegamento, almeno di natura consultiva, con gli organi dello Stato, al fine di non determinare livelli di p·ressione irrazionali; o se si pensa ad una qualsiasi altra forma di coLlegamento fra le aliquote di co,mpetenza dei vari enti. Ep1 pure la questione è estremamente importante. Fra l'aliquota minima ,determinabile dagli enti locali, cl1e consiste nell'otto e cinquanta per cento (sei di parte comunale, uno e cinquanta di p·arte nazionale e urio di pa•rte regiona·le), e quella massima, che raggiunge il tredici per cento (otto e cinquanta di parte co·munale, due e cinquanta di p1 arte p•rovinciale e due ,di parte regionale), c'è uno ·scarto del quattro e cinquanta per cento, che certo n,on può essere considerato lieve. Senza contare, poi, che a queste aliquote bisogna aggiungere, con la possibilità di vedere accresciuti sia i totali che le differenze, quelle per le Camere di cojmmercio (tra lo zero quaranta e l'uno e venti per cento) e quelle per ile Aziende at1tonome cli cura, soggiorno e turi,smo (mezzo per cento). Si può giungere così a scarti che superano il cinque per cento fra i mas,simi ed· i mi1 nimi nella tassazione -dei redditi soggetti a:ll'imposta locale. Ed è evidente che, se non si stabiliscono degli efficaci mecca11ismi di co·ntrollo, si corre il rischio di creare - indipendentemente dagli obiettivi della politica economica nazionale, o ad.dirittura in contrasto con questi - degli incentivi o dei disincentivi di un certo peso. Ta11to più che, almeno in molti casi, gli enti minori - i quali non nuotano nell'oro e pt1Jro·ppo op1erano spesso co,n visioni tro1 ppo anguste - saranno portati a ca·lcare la mano in mo-4o eccessivo e co.ntro,producente. E fatti di questo genere si verificheranno con 01gni p,robabilità in misura maggiore prop,rio nelle zone meno evolute, e cioè. nelle zone più bisognose 75 Bibiiotecaginobianco
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