I ARGOMENTI Il ·Piano Werner un anno dopo di Fabio Neri Come si ricorderà, il 15 ottobre 1970 il Comitato Werner rimise alla Commissione della CEE un piano per l'unificazione monetaria europea. Tale pro,getto, conosciuto sotto il nome del presidente d~llo stesso Comitato, fu accolto d·all'organo esecutivo del Mercato Comune; esso rappresentava il desiderio europeo di procedere sulla strada di un'unificazione non solo econo,mica, ma ancl1e politica. A distanza di un anno, molti sono stati gli avvenimenti che hanno scosso la situazione monetaria mondiale. Le decisioni p·rese dal· Presid·ente Nixon il 15 agosto hanno, fra l'altro, mutato ,p,rofondamente la realtà in cui l'Europa, e non solo essa, deve muoversi. In questo scritto cercheremo di analizzare se sia rimasto qualcosa di attuale nel Piano Werner ed in quale misura la nuo1 va realtà mo,ndiale abbia condizionato di fatto le proposte dei Sei. Il Piano Werner. Il Piano Werner si incentra, per quanto riguarda il regime di cambio, su un assunto molto semp·lice: poiché unificazione monetaria significa unificazione politica ed è irrealistico pensare ad un passaggio repentino da un sistema multinazionale ad una sovranità sopra11azionale, occorre che tale processo si svolga in maniera progressiva e senza scosse improvvise. Se infatti il regime di cambio p1 revede la possibilità di oscillazioni fra una moneta ed un'~ltra entro dei limiti superiori ed inferiori, una riduzio,ne progressiva di questi margini (os,sia della cosid" detta fascia di fluttuazione) significa anche un incremento delle operazioni coordinate delle Banche Centrali. Ne deriva un aumento· della · cooperazione fra i governi dei vari Stati attraverso l'attuazione di una politica, se non comune, almeno volta a comuni obiettivi. Ed i Sei, man mano che le loro politiche eco,nomiche saranno coordinate, si troveranno ad affrontare i paesi terzi in. situazioni che \saranno via via sem- . ' . . . pre p1u v1c1ne. Tutto ciò conduc~, nel campo del regime dei cambi, ad una progres- . 53 Bibiiotecaginobianco
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