I I partiti tra il divorzio e il referendum tici laici. Prevalse così la dizione di « motivi di ordine morale », che era stata sostenuta dai repubblicani e dai liberali. Essa non escludeva che tra i motivi morali potessero essere considera.ti dal giudice anche i motivi religiosi, ma non poneva questi in posizione dominante. Dalla consultazione degli esponenti dei partiti laici uscì una « larga concordanza di valutazioni » che sembrò autorizzare qualche speranza di un accoglimento da parte della DC: « Sia110 pure i partiti laici - scriveva l'« Avanti! », polemizzando con le posizioni interne al PSI contrarie all'accordo - ad aiutare la DC a disincagliarsi dallo scoglio contro il quale - malgrado la volontà delle sue componenti più moderne e den1ocratiche - rischia di naufragare come partito autonomo, laico, antifascista ». Due giorni dopo Bozzi rendeva noti i « 10 punti » nei quali erano stati riassunti i « miglioramenti » alla legge. « Dopo l'assunzione di responsabilità dei partiti laici - scrisse « La Voce Repubblicana» - per la f ormitlazione di ipotesi di modifiche alla legge sul divorzio tali da evitare al paese la grave e prof onda frattura che inevitabilmente il Referendum comporterebbe, la Democrazia cristiana è ora chiamata all'assunzione di analoga responsabilità, nei suoi organi ufficiali, dopo la via dei contatti bilaterali fin qui seguita. Si tratta di sapere se la DC, nei suoi organi responsabili, intende affermare il suo autonomo giitdizio rispetto all'iniziativa dei fautori del Referendum, se intende operare al fine di scongiurare il rischio che questo comporta, e che investe in pieno la stessa De1nocrazia cristiana co1ne partito. È su questa capacità che si misura in concreto il valore di quell'afferma-- zione di partito laico, che è più volte ricorsa nella sua storia più o meno recente, libero da ipoteche dell'integralismo cattolico. In questa attesa, i partiti laici hanno finora esperito incontri., ed hanno avanzato ipotesi che vanno concretandosi, con il lavoro a li-vello di esperti, in formulaziqni che saranno esaminate dagli organi dei rispettivi partiti, n,za, di fronte a questo lavoro, si attende la manifestazione di una analoga volontà politica della DC ». Quello che seguì furono invece due interviste parallele dell'ari. Forlani a « Il Corriere della Sera » e a· « La Stampa ». Si articolavano su tre punti: 1) i contatti che l'on. Cossiga ha avuto con gli esponenti dei partiti laici hanno rappresentato solo « scambi di opinioni», cioè senza alcun impegno da parte della DC; mentre i « ripensamenti » dei partiti laici sarebbero dettati dalla constatazione « di quanto il divorzio sia di danno alla società»; 2) la DC 31 -Bibliotecaginobianco
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