Giulio Picciotti titi laici e la DC sul tema delle modifiche da apportare alla legge sul divorzio? Berlinguer al Comitato Centrale del PCI) il 14 novembre, rivendicherà al suo partito tale merito: « / fatti positivi sono la vasta eco che hanno avuto le posizioni che per primi abbiarno espresso a favo re di una soluzione che evitasse al paese la jattura di u1io scontro frontale su questo terreno ». E Forlani, al Consiglio Nazionale della DC, dirà che mentre egli avrebbe preferito che il problema del divorzio « f asse affrontato in tempi diversi rispetto alla vicenda preside1iziale », si era trovato di fro11te agli « altri partiti che invece insistevano per rapide conclusioni nella convinzione che poi non vi sarebbero stati tempi adeguati ». Ma un altro passo della relazione di Berlinguer offre importanti elementi di valutazio11e, ed è quello che riguarda i tempi della formulazione di « proposte concrete » modificative della legge sul divorzio: « In realtà, la nostra collaborazione sulla materia era giunta da tempo a un punto di maturità, per cui avrem1no potuto forniulare apertamente le nostre proposte. Se non l'abbiamo fatto è appunto perché abbiamo voluto esplorare le condizioni di un accordo, e di fatto abbiamo potuto verificare, insieme al permanere di difficoltà, anche la possibilità di un avvicinamento. È noto che lunedì si terrà una riunione tra tutti i partiti laici ... » . . Queste affermazioni di Berlinguer seml?rano, ma solo ad un esame affrettato, contrastare con quanto affermeranno gli onorevoli Reale e Bozzi in due interviste parallele a « La Stampa » sui promotori dell'iniziativa. Reale disse che vi erano stati « passi ufficiali e ufficiosi di esponenti democristiani, che, tra l'altro, indicarono come ipotesi di lavoro i pu1iti della legge Fortuna da modificare »; e Bozzi assicurò che « i partiti divorzisti si sono messi al lavoro sollecitati soprattutto dall'iniziativa del missus dominicus della DC, on. prof. Cossiga: egli ha avuto contatti con gli esponenti dei vari partiti, me compreso ». Se verso i repubblicani l'iniziativa era partita dalla DC, in precedenza, e non fu mai smentito, vi era stata quella fitta trama di colloqui tra PCI e DC, che « Il Manifesto », dalla sua posizione, aveva denunciato. Tutto, pertanto, sembra spingere alla spiegazione che l'incarico affidato da Forlani a Cossiga presso i partiti laici abbia fatto seguito ad una manifestazione di disponibilità del PCI alla revisione della legge sul divorzio, anche perché nessun altro partito laico, al di fuori del PCI, aveva lavorato intorno ad ipotesi di revisione, così da autorizzare una aspettativa della DC in questo senso. 28 Bibiiotecaginobi~nco
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