I ' Giulio Picciotti avrebbe richiesto un.a legge di revisione costituzionale, con tutta la· sua complessità procedurale, fissata dai :Costituenti con l'art. 138 quale garanzia di- stabilità del regime democratico. Inoltre l'articolo· 138 prevede che la modifica costituzionale possa essere sottoposta a Referendum su richiesta di cinquecentomila elettori. -Quindi, al Referendum, anche per questa via, della revisione costituzionale, non si sfuggirebbe, dato che i promotori del Referendum anti-divorzio hanno dimostrato di poter raccogliere più del doppio delle firme prescritte dalla Costituzione. D'altra parte la via della legge ordinaria in materia costituzionale è una via irnpraticabile: significherebbe esporsi ad una bocciatura scontata da parte della Corte Costituzionale. A queste osservazioni rigorose quanto ineccepibili, l'on. Scalfari replicò rettificando il tiro: primo, non si sarebbe trattato di revisione costituzionale bensì di esplicitazione di quanto già nello spirito della Costituzione; secondo, una volta approvata la legge, dovrebbe essere lo stesso presidente del Consiglio, oppure i rappresentanti dei vari partiti, a far presente alla Corte Costituzionale la improponibilità del Referendum antidivorzio. Anche a questo riguardo è stato notato che se l'improponibilità del Referendum antidivorzio è già nello spirito della Costituzione non dovrebbe essere 11ecessario esplicitarla, né sottoporre una nuova legge all'attenzione della Corte Costituzionale. Ma era soprattutto politicamente che la proposta veniva co11siderata inaccettabile, poiché il voler evitare attraverso un espediente la verifica popolare di un voto espresso dal Parlamento, avrebbe indebolito la posizione divorzista che fino ad allora era stata forte della sua legittimità e autorità morale, mentre non avrebbe evitato il Referendum. In queste condizioni i divorzisti si sarebbero trovati, se la proposta fosse stata portata avanti fino al suo esito non dubbio, ad affrontare il Referendum in una condizione di inferi ori tà .morale. Nell'anniversario del 20 settembre si confrontarono due modi di affrontare il problema. Al Teatro Eliseo i repubblicani tennero una manifestazione presieduta da La Malfa e nella quale Reale riaffermò la posizione assunta dal PRI nel Consiglio Nazionale del luglio precedente: la piena legittimità della legge sul divorzio non può essere messa in discussione in sede di eventuale revisione del Concordato; il divorzio deve essere difeso contro coloro che vorrebbero abrogarlo; spetta alla DC e al mondo cattolico democra20 BibiiGt_ecaingobianco •
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