Pasquale Montefalcone ultime, comunque, assorbono complessivame~te il 5_4,5% del totale degli addetti a.I settore, che è di 2.373 dipendenti. Di conseguenza il rapporto addetti/unità locali è piuttosto ba,sso rispetto alla media generale (33,9 contro 45,1). Il settore a•ppare quindi, a prima vista, come uno dei più consistenti nel quadro in·dustriale dell'Area. Ma basterà, in definitiva, un solo con-- franto -con la situazione nazionale perché tale giudizio. risulti per lo me110 affrettato. Mentre infatti nell'Area gli addetti alle industrie metalmeccaniche costituiscono il 17,6% di tutti gli occupati nelle aziende manifatturiere co·n oltre 10 dipendenti, per l'intero territorio nazionale tale percentuale sale al 37,2%, facendo, registrare un indice di deviazione negativo per la Valpescara pari a 19,6. Ino,ltre più che ·di indu 1 stria metalmeccanica bisognerebbe parlare semplicemente di industria meccanica, ·dal momento che il ramo metallurgico è rappresentato solo dalla FA.RAD. (fabbrica di radiatori), che pur essen.do la maggiore industria del settore raggiunge appena i 500 dipendenti, e da poche fonderie, ·delle quali una soltanto supera i 50 addetti (Di Nicola di S. Giovanni Teatino). Quindi anche in questo campo, così come avviene per l'abbiglia-- mento, mancano le industrie di base e sono invece sviluppatissime quelle derivate. Queste ultime pos,sono essere divise in due categorie. Da un lato c'è la pletora delle officine meccaniche, che affol1 lano la classe delle aziende con meno di 50 addetti (fatta eccezione per la FIAT di Pescara, che ha 169 dipendenti). Esse sono diffuse in tutta -l'Area e presentano naturalmente una maggiore concentrazione nei centri urbani più importanti e lungo le arterie _principali. Dall'altro lato abbia·mo invece un piccolo numero di imprese medie, caratterizzate dal 11otevole livel,lo tecnolo•gico degli impianti e da una produzione specializzata, la cui rilevanza supera anche. i confini regio11ali. Possiamo ricordare in pro-posito le Officine Camplone, produttrici di macchinari per l'industria olearia e molitoria ( 116 ad·detti), la SIPE, che produce elettrodi e saldatrici (106 dipendenti), e l'Anteo, fabbrica di ribaltabili con circa 60 addetti, tutte localizzate a Pescara. A Chieti si trovano invece 4 aziende con 80-90 dipendenti cia1 scuna, specializzate nella costruzione di macchine ag~icole (Officine Calvi), nella produzione di fili d'acciaio (Trafileria Meridionale) e di tubi (Generalsider, Indusnova Meridionale) 20 • 20 L'Indusnova e le Officine Calvi, in verità, hanno registratò recentemente una riduzione di circa la metà del proprio personale dipendente. Vorrei inoltre ricordare l'I.M.A., specializzata nella fabbricazione di macchine per la lavorazione del legno, che rappresentava. fino a qualche anno fa la seconda industria di Pescara per numero di addetti (circa 400 dipendenti) e che oggi presenta i battenti chiusi. 126 Bibliotecaginobianco
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