Nord e Sud - anno XVIII - n. 144 - dicembre 1971

Le ind-ustrie della Valpescara mente al di sotto della media. L'84% delle aziende è concentrato nella classe che comprende le industrie più piccole (,da 10 a 50 addetti), le quali occupano però sol'o il 43,5 % di tutti gli a·ddetti al settore: esistono infatti 11 azien·de con oltre 50 addetti, le quali complessivamente dànno lavoro a circa 1.500 operai. Trattandosi di una attività tra le più diffuse, essa è presente in molti comuni della Valpescara, a11che se le maggiori aziende sono localizzate lungo l'asse Pescara-Chieti-Scafa. Dal punto di vista merceologico, si possono, distinguere due categorie principali di aziende: le fabbriche di l'aterizi, che producono tutti i tipi di laterizi, solai, travi precompresse, ecc.; ed i ce1nentifici. Le prime si sono insediate principalmente a Pescara, dove ad esempio si trova l'A.L.A. che con i s,uoi 169 addetti è la 1naggiore in1presa in questo campo (ha tra l'altro un mercato che raggiunge ormai dimensioni extra-- regionali). Sempre a Pescara troviamo• comunque anche un cementificio, quello della Soc. Cementi Adriatica, con 150 addetti. Tuttavia il ceme11tificio maggiore è localizzato a Scafa (Cementi Segni, con 250 addetti). Sempre a Scafa poi si trova la maggiore in·dustria dell'intero settore, uno stabilimento per la lavorazione di asfalti e bitumi con ·oltre 400 operai (SAMA S.p.A.). Alle due categorie che abbiamo appe11a considerato e che fanno parte del panorama industriale per così dire tradizionale del1'Area, se ne deve tuttavia aggiungere una terza, che solo recentemente ha trovato consistenza nella Valpescara: la ceramica indu·striale, che vanta uno s,tabilimento della Richard-Ginori a Chieti (250 addetti). Esso è stato costruito solo nel 1966 ed il suo esempio ha già stimolato i,mportanti nuove iniziative in corso di realizzazione a Sambuceto (Kermar), a Ortona (La maiolica derutese) ed a Chieti (Ricchetti). Tra i fattori che hanno particolar.mente favorito l'insediamento- e lo sviluppo delle industrie di questo settore ricorderemo, oltre alla eccezionale espans.ione edilizia, già precedentemente richiamata, la disponibilità di materia prima (terreni argillosi e ·calcarei, rocce asfaltiche e bitumino,se). Particolare rilev~nza assume inoltre la posizione « nodale » e baricentrica dell'Area per quei nuovi insediamenti di media grandezza che si rivolgono• ad un mercato più ampio di quello regionale (Richard-Ginori). Il settore meccanico e metallurgico è quello che nell'Area presenta il maggior numero ·di azien·de con oltre 10 addetti: sono infatti 70 e, unico caso in tutto il ramo manifatturiero, sono rap·presentate in ogni classe di grandezza. Dominano tuttavia numericamente le piccole in- - . dustrie, che sono 61 (80,7% -del tota•le), mentre le aziende con oltre 50 addetti sono 9, di cui una sola con poco più di 500 dipendenti. Queste 125 Bibliotecaginobianco

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