Nord e Sud - anno XVIII - n. 144 - dicembre 1971

Le industrie della Valpescara sidera che la popolazione co,munale no1 n superava i 32.000 abitanti. L'inizio dello sviluppo industriale della citta può essere comunque fatto risalire al 1877, anno in cui viene aperto lo stabilimento· chimicofarmaceutico « Bucco », tuttora esistente. In base ai dati del censimento industriale -del 1927, il primo posto per importanza, riferendoci al numero degli addetti, spetta all'industria delle costruzioni, come è d'altra parte naturale in D:na città in espansione; seguo1 no quindi il settore tessile e dell'abbigliamento, le industrie alimentari, le metalmecca11iche e le chimiche. Le industrie con più di 50 ad·detti so·no soltanto 8, ma impiegano il 40% di tutti gli addetti alle attività secondarie. In questa prima fase è stata soprattutto Castellamare, che sorge sulla sinistra del fiume, ad attirare le industrie, grazie alla maggiore importanza demografica e soprattutto alla presenza della stazione ferroviaria (l'odierna « Pescara centrale »). Qui sorgono agli inizi del secolo le prime importanti industrie nel settore meccanico (Camplone), alimentare (Spiga), chimico ('CIBO). « Ma ben presto, proprio lo sviluppo demografico e turistico della cittadina, spi1 nge le industrie a cercare una sede più comoda sulla destra del fiume, dove esistono am•pi spazi disponibili e dove anche la pi1 ccola Pescara, a partire dal 1910, ha avuto la sua stazione (l'odierna ' Pescara Porta Nuova'). Tra la fine della prima guerra mondiale e la fine della seconda, quindi, la tendenza insediativa dominante è quella che si rivolge all'area, grosso modo a forma di rombo, co1 mpresa tra la ferrovia adriatica, la riva destra del Pescara, il mare e la pineta, con la quale termina a Sud-Est la città ». Nei pressi della nuova stazione sorgono• la « De Cecco » (alimentare) e la « Bosco» (meccanica), lungo la ferrovia l'« A.L.A. » (laterizi); nella pi11eta l' « Aurum » (liquori); al porto il « Cementificio Adriatico ». Dopo il 1927, sotto l'impulso dello sviluppo commerciale, amministrativo e ·demografico della città, che nel 1936 raggiunge i 51.808 abitanti 3, il ritmo della industrializzazione subisce una sostanziale accelerazione. Alla data del censimento industriale degli anni 1937-40, le unità locali sono più di 850 e gli addetti oltre 4.300. Interessanti modificazioni si sono avute ancl1e sotto il profilo strut-. 3 Assumendo come base la popolazione dell'anno 1861 ( = 100), i numeri indici per gli anni successivi sono i seguenti: 1871-=1=27, 1881 == 149, 1901= 193, 1911=257, 1921=312, 1931=529, 1936=623, 1951==788,1961=1.052, 1968=1.366. Da precisare che per il 1931 rientrano· nel calcolo 5.977 ab. di Spoltore, che è stato aggregato al Comune di Pescara e che riacquisterà la sua autonomia nel dopoguerra. Di conseguenza i suoi 6.363 ab. non sono presi in considerazione per il calcolo del numero indice relativo al 1961. 111 Bibii'otecaginobianco

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