Il 111,eridionalisnio di t,alve,nini fermo della sua battaglia. Egli attenuerà il suo federalismo, lascerà il partito socialista, diventerà libero-scan1bista, ma resterà il difensore delle categorie più deboli. Ecco dunque ,che il meridionalismo è diventato 1 il denominatore comune di tutta la sua azione politica, quel meridionalismo 1 che ci consente di esaminare unitariamente l'opera di Gaetano Salvemini. U·n'opera di realismo politico, che gli impediva di restare irreg,gimentato in un partito. In questa luce va visto i.I suo distacco dal partito socialista. Accadde nel 1911, quando Giolitti, dal quale nessuno se lo sarebbe aspettato, offrì il suffragio universale in cambio dell'atteggiamento benevolo dei riformisti verso l'impresa libica. « Giolitti - scrisse Salvemini - offrì un pranzo alle otto di mattina a chi non se lo aspettava neanche a n1ezzogiorno ». « D'ora i-11 poi - egli continuava - non avevo più bisogno di domandare ai socialisti del Nord che conquistassero quanto ci era caduto sulla testa come un bolide » ..• « Mi allontanai perciò dal partito socialista senza strombazzare che me ne andavo via: il fatto non ave11a importanza da essere strombazzato sui tetti » 5 • A questo, p,unto Salvemini diventa un « libero tiratore» e continua la sua battaglia de1nocratica dalle colonne de « La Voce» prima e d·e « L'Unità » dopo. « Era u11 libero tiratore che ci teneva a dirsi socialista riformista, gradualista, dissidente dai riformisti ilfficiali, tutto quello che si vuole, meno che avanzato in senso ra-dicale: mi divideva dagli altri riformisti la loro indifferenza per le sorti dei contadini meridio11ali, ma non avevo niente assolutamente in co,nune coi socialisti cosiddetti rivoluzionari tanto nel Nord quanto nel Sud. Abbandonai ho detto il partito socialista, ma no11 abbandonai il proletariato cioè i contadini meridionali. Senonché questo proletariato aveva nel 1912 cessato di essere l'attrazione marxista o piuttosto pseudomarxista del 1896-1902. Lo vedevo ora qual era, una moltitudin,e di giornalieri, agricoli, piccoli fittavoli, piccoli proprietari, operai e artigiani, pescatori. Costituivano la grande maggioranza della popolazione, ma erano polvere incoerente e man.cava il tessuto connettivo che li tenesse insieme » 6 • Altro avvenimento molto importante per l'evo1 luzione della azio·ne politica di Gaetano Salvemini fu l'incontro con Giustino Fortunato, avvenuto tra il 1909 e il 1910. 4 GAETANO. SALVEMINI, Un pranzo alle otto di mattina, in Scritti sulla questione meridionale, Einaudi 1955. 5 GAETANO SALVEMINI, Scritti sulla questione meridionale, Prefazione, Einaudi, 1955. . 6 GAETANO SALVEMINI, Scritti etc., op. cit. 107 Bibiiotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==