Ermanno Corsi Governo - almeno per il mome11to - l'on. ·Covelli 13 • Segreteria e Gruppi DC vedono compromessa, con la sostituzione del· ministro Salomone, la continuità della politica agraria attuata dal partito. Pongono il veto al rimpasto. Pella comprende di non avere più spazio. Le dimissioni immediate sono la logica conclusio,ne di un Governo che era partito su t1na certa strada e che dopo quattro mesi si era venuto a trovare nella direzione opposta. ERMANNO CORSI 13 La collaborazione dei monarchici al Governo non era gratuita. Riferisce Giulio Cesare Re (op. cit.): « L'on. Covelli, segretario politico del partito, aveva avuto sull'argomento alcune conversazioni con Pella sin dalla costituzione del gabinetto, nell'agosto 1953, e un'intesa era stata raggiunta. I monarchici, con 39 voti a Montecitorio, avrebbero sostenuto in un primo momento il governo senza corrispettivi di sorta; più tardi, invece, quando il presidente del Consiglio avesse dovuto procedere al rimpasto o alla formazione di un nuovo gabinetto, vi avrebbero preso parte direttamente, con uno o due elementi, Covelli o De Francesco, quest'ultimo rettore dell'Università statale di Milano, ed avrebbero avuto qualche incarico di sottogoverno, come la presidenza dell'Ente risi. Nel frattempo Pella si impegnava a 'sostenere' il quotidiano 'Il Tempo di Milano', che negli ultimi mesi, da organo dell'Assolombarda, era diventato organo del partito monarchico, sotto la direzione dell'on. Alberto Consiglio ». 102 · Bibliqtecaginobianco
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