Senza l' Europa di Ennio Ceccarini 1/entrata ufficiale della Cina all'ONU (e la contemporanea e parallela esclusione di Formosa) non poteva non avere riflessi sul gioco di aggiustamenti e ripensamenti politico-ideologici della sinistra italiana, democratica, comunista, variamente socialista. In sé l'avvenimento era dato per sco11tato; e la sola polemica dei giorni precedenti il voto dell'Assemblea delle Nazioni Unite ha avuto per oggetto l'atteggiamento della delegazione italiana. Ma anche questa polemica era scontata, oltre che abbastanza travolta dall'insieme di altre scadenze e complicazioni che affannano il gioco politico (referendum, divorzio, crisi economica, elezioni presiden- . ziali, crisi o rinascita del centro-sinistra). Non è del resto una novità che l'atteggiamento dell'Italia sul fronte dei problemi e degli schieramenti internazionali ha perduto da gran tempo la nobiltà e il nitore dei disegni a lunga scadenza per venire determinato quasi sempre in funzione di complicate, transitorie e faticose alchimie interne (rapporti tra partiti di governo e relative correnti, tra maggioranza e opposizione eccetera). Nella situazio11e decisa a larga maggioranza dall'Assemblea dell'ONU, era difficile che la diplomazia italiana potesse fiancheggiare con la maturità necessaria una manovra complicata come quella degli Stati Uniti, tendente all'affermazione del principio delle « due Cine » nel quadro dell'irreversibile diplomazia del pin.g-pong. Era anche difficile che il governo e i respo11sabili della politica estera italiana, per quanto in diversa ragione interessati a non scontentare il prezioso serbatoio di ·voti per il Quirinale rappresentato dalle sinistre, decidessero di scontentare completamente gli americani. Ne è venuto fuori - tra il coro dei socialisti riecheggianti Je richieste di Radio Pechino, la titubanza dei dorotei, il fervore promaoista dei basisti e donat-cattiniani, i toni ricattatori del PCI, l'aspro filoamericanismo dei socialde~ocratici e l'invito al buonsenso dei repubblicani - il solito atteggiamento che scontenta tutti; l'astensione italiana sulla mozione procedurale USA che chiedeva la maggioranza qualificata per decidere, in quanto « questione importante», l'esclusione di Formosa, non ha certo impedito la scon7 Bibiiotecaginobianco
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