Michele Ributti non1e di ciò il diritto internazionale, quello stesso che in una postilla del 1916 23 , era stato visto da Croce come una mera finzione giuridica, destituita di ogni valore morale e politico, si precisava ed arricchiva di ben più profondi significati. Con tutto questo, però, non si deve ritenere che Croce abbia disconosciuto o rinnegato le sue posizioni precedenti la grande guerra; solo che il fascismo ed il nazismo e tutto ciò che essi rappresentavano avevano dispiegato tutta la forza dell'Anticristo, quella « che sta nel disconoscimento, nella negazione, nell'oltraggio, nell'irrisione dei valori stessi, dichiarati parole vuote, fandonie o, peggio ancora, inganni ipocriti per nascondere e far passare più agevolmente agli occhi abbagliati dei creduli e degli stolti l'unica realtà che è la brama e la cupidigia person.ale, indirizzate tutte al piacere ed al comodo » 24 ed avevano incrinato, ed irrimediabilmente venato di pessimismo, anche se no,n dissipato, la fede nella storia, cioè il cardine del grande magistero di Croce, come sto,ria della libertà. MICHELE RIBUTTI 23 B. CROCE, Diritto internazionale ed altre questioni congiunte, in Storia d'I talia dal 1914 al 1918, cit. 24 B. CROCE, Filosofia e storiografia, Bari, 1949. 84 Bibliotecaginobi co
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