• Sardegna: radiografia di una crisi cie di vestito nuovo, e se vogliamo alla moda, infilato 1 su un co,rpo che lo ha accettato passivamente, ma che conserva le pro 1 prie piaghe ed i pro 1 pri acciacchi. L'aggravarsi fino a livelli insostenibili di alcuni problemi delle città (quelli della casa, della sc11ola, degli asili e dei servizi sociali in generale), il disordine urbanistico, il sopravvivere stridente di un certo costume, la difficoltà con la quale i nuovi ceti sociali generati •dallo sviluppo trovano la via per esprimere e far pesare i propri interessi nella gestione pubblica, l'esplosione delle crisi individuali, proprie di una società consumistica, denunciano chiaramente le contraddizioni esiste11ti in Sardegna anche nelle zone in sviluppo e propongono, anche per queste, il problema di elaborare una strategia globale che valga a trasformare lo svilupp·o economico in sviluppo sociale, traducendo l'incremento del reddito nell'effettivo miglioramento del benessere collettivo. 3. A questo precario equilibrio si contrappone, poi, la crisi profonda che travaglia le zone meno dinamiche dell'isola: crisi cl1e riflette il crollo di una intera cultura. La crescente pressione effettuata dai mezzi di comunicazione di massa, propo·ne, anche in queste zone, standards di consl1mo e modelli di vita propri di aree be11 più evolute, senza che peraltro gli atteggiamenti culturali si siano modificati in modo da consentire una efficace « metabolizzazione » dei nuovi schemi nel sistema ct1lturale locale. Questi standards e questi modelli costituiscono, perciò, una ulteriore contraddizione, in quanto, dato l'ancora limitato sviluppo economico e la permanente arcaicità delle strutture, essi non possono, che rimanere nel mondo delle aspirazioni, determinando un genera1le stato di tensio·ne e, nello stesso tempo, di frustrazione, di cui i recenti fatti criminosi non sono che una n1odesta e assai parziale avvisaglia. Anche sotto questo aspetto, dunque, risulta evidente l'insufficienza di una politica frammentaria qual è quella finora perseguita ·di fronte ai problemi di sviluppo della società sarda, che sono essenzialmente problemi di trasformazione profon,da, e cl1e richiedono in primo luogo chiarezza di intenti politici. Ciò significa che i programmi economici, gli stessi obiettivi e le stesse tappe dello sviluppo devono• essere inquadrati jn un disegno globale di trasformazione dell'intero corpo sociale e delle istituzioni. Non a casQ, quindi, il divario fra zo,11edinamiche e zo1 ne diseredate è andato, in questi ultimi tempi, progressivamente aumentando·. La priorità assegnata· all'industrializzazione nei confronti dell'agricoltura; la lentezza cc,n cui maturano le scelte fondamentali e gli inter65 Bibiiotecaginobianco
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