Nord e Sud - anno XVIII - n. 143 - novembre 1971

I ricercatori e il potere e morale nell'avversione alla guerra del Vietnam, una politica che ha coinvolto tutto l'establishment americano (non soltanto politico, ma perfino quello di talune fra le più celebri università). Siamo qui di fronte ad uno dei più significativi esempi di dissenso morale e politico rispetto alla realpolitik dei governi, che si siano manifestati nella storia delle democrazie occidentali di questo secolo, indipendentemente da certi eccessi folcloristici e dalla maggiore o minore validità delle tesi sostenute. Oggi questa contestazione è assai più vicina al successo di quanto lo sia mai stato quaJunque analogo movimento europeo (anche se al successo hanno concorso altri fattori). L'alienazione dei ricercatori e della gioventù studiosa in Europa non può vantare una giustificazione così alta, così « impegnata »: sembra piuttosto che il facile diffondersi dall'America all'Europa della moda del dissenso abbia trovato esca, assumendo nel contempo una maggior colorazione marxista e massimalistica, nella incapacità di identificare obbiettivi validi, al di là di quelli che erano stati i motivi, fondati, dai quali la contestazione europea era partita. In linea di massima, il primo problema dei ricercatori è il rapporto con il potere: sia esso quello politico, sia esso il cosiddetto corporate management. L'importanza di questo rapporto va ovviamente vista in chiave prevalentemente economica, in quanto i ricercatori necessitano di ingenti e periodici finanziamenti per i loro studi: questi richiedono un numero sempre maggiore di collaboratori, con relative rivendicazioni sul piano sindacale e professionale, e di attrezzature, che vanno continuamente rinnovate. Circa il rapporto tra il potere pubblico e la ricerca, in America si sono avuti anni d'oro, quelli cui fa riferimento S. Klaw nel suo libro. Per quanto riguarda la ricerca universitaria, c'è stata una pioggia regolare e abbastanza ben distribuita di aiuti del governo federale e delle sue principali agencies (A.E.e., Nasa, National Science Foundation, National Academy of Sciences, National lnstitute for Health) sulle singole cattedre universitarie. Il periodo d'oro è andato intensificandosi a ritmo più o meno regolare fino agli ultimi anni dell'amministrazione Johnson, ai quali arriva il libro di Klaw. Il sistema di concessione degli aiuti alla ricerca universitaria presenta molte analogie con il sistema italiano del Consiglio Nazionale delle Ricerche; un rapporto bilaterale piuttosto personalizzato permette che la concessione degli aiuti venga posta in opera dietro presentazione di un programma seguito da un certo numero di progress reports che però - a differenza di quanto succede in Italia - riguardano intervalli di tempo più lunghi. Il disbrigo 59 BibliotecaGino Bianco

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