Ferruccio Grandi come pure dalla speciale posizione che ques~a pop.olazione ha conseguito, negli ultimi decenni. Ne fanno parte circa 300.000 fra ricercatori e scienziati nelle physical sciences e nelle life sciences ( escludendo i social scientìsts ); l'habitat principale di questa « popolazione » sono i laboratori delle grandi e medie corporations, gli altri collocandosi negli istituti federali di ricerca e nelle Università. Premessa indispensabile per l'ammissione nel clan dirigente di questa nuova casta è il conseguimento1 del tito 1 lo, di PhD (Philosophiae Doctor), ossia il superamento di un esame speciale su una tesi di dottorato di ricerca dopo alcuni anni di lavoro post-graduate, vale a dire dopo la laurea (master's degree). Un terzo circa dei 300.000 scienziati americani hanno questo requisito, ma si tratta, come dicevamo, degli eletti. Dice Spencer Klaw: « gli altri sono come fraticelli laici in un co,nvento; a loro le fatiche dei campi, agli eletti il cantare nel coro la gloria del Signore ». Il reclutamento degli scienziati avviene in America (direi con qualche analogia rispetto a quanto accad'e nel nostro paese) su una base di classe, nel senso che la scienza è stata considerata fino ad oggi un mezzo di pro,mozione sociale per i settori meno fortunati della borghesia e della piccola borgl1esia americana; raramente i figli di grandi medici, avvocati o dirigenti di industria si dedicano alle professioni scientifiche. Il mondo degli scienziati si muove all'insegna dello « snobismo ». Questo snobismo trova una sua giustificazione,_ per così dire, « lecita » in un'ottica che pone come fine supremo la possibilità di ottenere i massimi riconoscimenti e il raggiungimento di nuove mete della ricerca di base. Ecco così nascere all'interno della casta una serie di · ferree disuguaglianze che, pur nella loro apparente razionalità, hanno qualcosa di feudale: superiorità dei PhD sui semplici graduates, superio,rità della ricerca fondamentale su quella applicata, degli istituti universitari sui laboratòri industriali, delile grandi università su quelle piccole (di cui è po,polata la provincia americana). Qualora cambiasse l'ottica, potrebbe anche cambiare la scena: se, per esempio la ricerca applicata fosse vista come fine massimo d·ella comunità scientifica, ved'remmo probabilmente balzare in avanti i grandi laboratori finanziati direttamente dal governo federale e certi laboratori industriali, dediti ailla ·ricerca mission-oriented, nei quali cioè si effettua 1.1na ricerca i cui fini sono pratici e ben determinati, e i cui metodi rigorosi s0110 tipici d.ella ricerca fondamentale; un'attività dove - per dirla con una espressione più immaginosa - « i due tipi di ricerca sono mescolati in modo da non p·oterli riconoscere ». Tuttavia è il primo tipo di ottica che ha prevalso; almeno fin 56 Bibiiotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==