Nord e Sud - anno XVIII - n. 143 - novembre 1971

Federico Tortorelli Presupposto fondan1entale di u11'efficiente pol~tica del turismo a livello regionale è quello di impedire la definitiva degradazione di caratteristiche paesistiche già largamente co1n,promesse, soprattutto lun,go la costa, realizzando una serie di attrezzature di pubblico interesse ed evitando le speculazioni connesse alle indiscriminate lottizzazioni private lun-go i litorali. È chiaro che ciò richiede un'adeguata riforma degli Enti legislativamente responsabili - a livello locale - del settore turistico: EPT e AAST (a norma dell'art. 2 e dell'art. 6, rispettivamente, del DPR del 27-8-1960, n. 1044). Tale riforma, che non sembra affrontata nello schema di decreto delegato, impone una più adeguata raip·presentanza, negli Enti provinciali per i1 turismo e nelle Aziende autonome di soggiorno e turismo, di membri nominati dalle assemblee elettive degli Enti locali (Regione, Province e Comuni), e una loro nuova funzione che non sia di potere e di mero controllo statistico. Inoltre, a simiglianza ·di quanto già fatto in Sicilia (DPL 14.8~1967, n. 2), in Sardegn_a (legge regionale 22.11.1950, n. 62) e nel Trentino-Alto Adige (legge regionale 29.7.1959, n. 8), si potreb·be ipotizzare anche nelle Regioni a statuto ordinario la costituzione di un'Azienda autonoma per la gestione del patrimonio turistico-alberghiero regionale. Accanto ad un'adeguata riforma legislativa bisogna poi tener conto delle esigenze economiche connesse ad un'efficiente politica regionale. L'attività turistica ·si configura, infatti, come una forma specializzata di « industria dei servizi», suscettibile di assumere una consistente qualificazione nell'ambiente naturale per l'utilizzazione razionale delle risorse archeologiche, paesaggistiche e storiche. La diversità dei motivi che sono alla base dei vari flussi turistici postula una specializzazione delle attrezzature e dei servizi; tuttavia il turismo non va considerato solo come un. settore pro,duttivo, ma anche e sop·rattutto come variabile strategica per il corretto uso del territorio e come elemento rilevante nel quadro delle possibilità di piena utilizzazione delle risorse regionali. « È necessario abbandonare una visione statica dei problemi turistici ed inquadrarli nella prospettiva evolutiva che è loro propria; si converrà allora che i fiussi turistici sono un fenomeno di natura pern1anente, anche se perciò tali da comportare profonde alterazioni nel tessuto sociale ed ·urbanistico delle Regioni interessate. Innanzitutto di fronte ad una do·manda turistica non soltanto crescente - e giunta ormai a dimensioni macroscopiche - ma tale da comportare, con periodicità sta, gionale, vere migrazioni di massa, occorre realizzare attrezzature adeguate, e cioè predisporre un'intelaiatura sul territorio non dissimile de quella necessaria per accogliere processi di insediamento residenziali ed industriali» (cfr. G. DE CARLO, Contributi alla conservazione del paesaggio costiero·, in Atti del I Seminario di studi sulle coste e il turismo, a cura di « I tailia Nostra», Roma 1963). Va, inoltre, rilevato che non si disp·one, nel carnpo della politica di pianificazione turrstica, di un metodo determinato, in quanto il discorso st1l turismo, nei suoi rapporti con l'organizzazio,ne del territorio, ha acquistato coerenza da poco più di un ,decennio. Solo recentemente la cultura urbanistica 42 Bibiiotecaginobianco

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