Nord e Sud - anno XVIII - n. 143 - novembre 1971

La programmazione per settori zogiorno, ai fini di una scelta oculata dei settori di investimento e della conduzione della contrattazione con le imprese. Anche in questo campo si tratterebbe, in sostanza, di poter realizzare con una più chiara ,,isione strategica, ciò che attualmente viene portato avanti spesso in modo contingente. Infine, si renderebbe possibile un raccordo efficace con le linee di sviluppo indt1striale che si vanno attuando in campo europeo. Ancora di recente, ad un anno dalla pubblicazione del suo ben noto << memo·randum » sul]a politica industriale della Comunità, l'ambasciatore Colonna di Paliano constatava che « la conce11trazione fra gli Stati sarebbe resa piì',1,efficace da una migliore conoscenza da parte della Comur1,ità dei cosiddetti regimi nazionali di aiuti settoriali, e così p1A.reda studi settoriali che consentissero di prevedere nel periodo n1.edio l'e·voluzione di determi11.ate attività produttive: ciò in vista di poter prevenire in tempo i contraccolpi economici e sociali delle ristruttitraziorii imposte da tali evoluzioni ». Non vi possono quindi essere dubbi su]la necessità, per una moderna economia industriale, di formulare programmi di settore. Occorre piuttosto cl1e a formulare questi programmi siano gli organi pubblici che ha11110la responsabilità della condotta economica del paese. Questo è il punto più delicato di tutto il problema, sul quale si verifica l'effettiva capacità di i11cide11zadi una politica industriale programmata. Sono ben noti i rischi e le difficoltà di ordine istituzionale che possono presentarsi nel momento della elaborazione dei programmi e soprattutto in quello della loro attuazione. Si tratta di evitare cl1e i programmi di settore, adottati dagli organi di Piano, siano puramente e semplicemente qt1elli predisposti dalle grandi imprese. Questo rischio potrebbe deri,,are anche da una insufficienza tecnica e strumentale degli organi preposti alla elaborazione dei programmi. Non si può ipotizzare un loro isolamento dal contesto operativo di ciascun settore ed è anzi auspicabile una collaborazione con le imprese più direttamente impeg11ate nella soluzione dei problemi che i diversi rami produttivi presentano. Ciò che conta è però che,· alla fine, le decisioni adottate valgano veramente per tutti. ENZO \lELLECCO 35 Bibiiotecaginobianco

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