Nord e Sud - anno XVIII - n. 143 - novembre 1971

La programmazione per settori rizzi produttivi; la possibilità di muoversi in t1n quadro di maggiore certezza operativa costituisce infatti un vantaggio facilmente rilevabile anche da parte degli imprenditori. Il docu1nento programmatico preliminare, reso noto di recente e che reca gli elementi per l'impostazione del Programma economico nazionale 1971-1975, appare orientato a sancire decisamente e c-hiaramente questo mt1tamento di indirizzi maturato nel corso degli ultimi anni. Esso affronta esplicitamente i temi della politica industriale nel Capitolo II della seconda parte, dedicata alle « Azioni programmatiche nel campo dei settori direttamente produttivi ». Iri questa parte del testo, oltre ad un'analisi delle prospettive di sviluppo dell'industria al 1975 e al 1980 e alla formulazione di una serie di aziorzi programn1atiche generali (che riguardano: la raz.ionalizzazione delle strutture; il coordinamento degli investimenti nei settori a forte intensità di capitale e ad alto rischio; lo sviluppo delle piccole e n1edie irnprese e la industrializzazione del Mezzogiorno), sono previsti progra111mi di promoziorze, per alcuni importanti settori produttivi, tra cui figurano sia l'industria tessile del vestiario e dell'abbigliamento, sia quella chimica. Circa i problemi dell'industria tessile, il documento programmatico rileva anzit11tto che per affrontarli in modo adeg11ato si deve prendere in considerazione il sistema integrato tessile-abbigliamento. Quanto alle prospettive, esso formula due distinte ipotesi, una di consolidamento l'altra di sviluppo, sulla base di indirizzi produttivi e di politica commerciale che comportano una diversità anche nel tasso di incremento degli investimenti. In entrambi i casi, comunque, il documento programmatico prevede una serie articolata di interventi tendenti a soddisfare alcune delle esigenze più sentite, quali: l'accelerazione della concentrazione nell'industria cotoniera; un progran1ma di finanziamento specifico per le piccole imprese e l'artigianato; lo studio di possibilità di localizzazioni industriali alternative nelle zone colpite dalla crisi del settore; la creazione di consorzi per l'esportazione; la rivitalizzazione degli enti-moda e degli istituti tecnici tessili; finanziamenti alla ricerca applicata .. Il documento preannuncia infine l'applicazio11e di alcu11e di queste misure a gruppi di industrie in localizzazioni specifiche, entro il quadro di veri e propri progetti operatiyi che per ora riguardano il settore laµiero (Biella e Prato) e la maglieria (Carpi). Pii.1complesso si rivela il discorso che il documento programmatico dedica al settore chimico, per il q_uale vengono predisposti distinti progetti riguardanti: chimica di base; chimica fine e para33 Bibiiotecaginobianco

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