Salvatore Vinci Sul secondo punto c'è molto da dire a proposito dell'azione pubblica, includendo nell'azione pubblica anche· l'operato delle autorità monetarie. Come abbiamo detto, nei primi mesi del 1970 fu attuata da parte delle Autorità n1onetarie u11a stretta creditizia che provocò difficoltà di finanziamento per gli investimenti delle imprese, difficoltà. che si sommarono a quelle derivanti dall'assottigliamento dei margini di autofinanziamento a seguito degli incrementi salariali concessi al termine dell'« autunno caldo ». Ora, è evidente che la caduta degli investimenti (cioè di una componente della domanda globale) non poteva verificarsi contemporaneamente alla stretta creditizia, ma soltanto in un momento successivo; in altri termini, gli effetti della stretta creditizia si sarebbero manifestati soltanto nei mesi successivi alla primavera 1970. Di questo si sarebbe dovuto tenere conto nell'agosto 1970, quando, dopo un periodo di inattività, il Governo decise di varare le misure anticongiunturali, il cosiddetto « decretane »; queste misure dovevano assicurare maggiori entrate fiscali per alleggerire il peso del disavanzo pubblico e per modificare la composiz~one della domanda, spostando risorse dall'area dei consumi privati a quella degli investimenti. Le maggiori entrate furono reperite i11parte attraverso aumenti delle aliquote delle imposte dirette e indirette e in parte aumentando le aliquote contributive per l'assistenza malattie a carico delle imprese con decorrenza 1° gennaio 1971. Le misure anticongiunturali detern1inarono un abbassamento del livello della domanda di consun10 e resero ancora maggiori i costi di lavoro per le imprese. No11 si vede come gli investimenti privati IJ0tessero riprendersi in una situazio11e in cui dal lato del finanziamento si frapponevano difficoltà (e le più gravi non furono certamente quelle dovute alla mancanza di autofinanziamento per gli incrementi salariali concessi ai lavoratori), mentre dal lato delle prospettive future si peggiorarono le cose con una politica fiscale che colpiva tutta una serie di consumi dei più svariati settori produttivi. Il fatto poi che tra i provvedimenti congiunturali adottati vi fossero anche misure per il rilancio degli in,lestimenti privati, quali la concessione e la proroga di sgravi fiscali, non può modificare sostanzialmente il giudizio negativo da esprimere sull'intervento di politica econo- • 1n1ca. In definitiva, a nostro parere, le misure del Governo furono prese in agosto valutando la situazione economica sulla base di dati relativi ad un periodo nel quale gli effetti della stretta creditizia non si erano ancora manifestati. Si può dunque concludere 22 Bibiiotecaginobianco
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