Salvatore Vinci seguito misure di assetto definitivo; e non compensato dal necessario pronto incremento della esecuzione delle opere pubbliche. In conclusione, nel 1970 - nonostante un aumento del reddito 11azionale del 5,1 % in termini reali - si assiste ad un can1biamento di con.dizioni generali piuttosto preoccupante. Difatti la ripresa produttiva registratasi all'inizio dell'anno, sullo slancio del raggiunto accordo tra sindacati e imprenditori con la firma dei nuovi contratti di lavoro, ebbe una bre·ve durata, perché ben presto l'apparato produttivo si trovò di fronte una caduta della domanda globale, dovuta: 1) al persistere della crisi dell'attività edilizia; 2) alla riduzione degli investimenti per carenza di fondi (impossibilità di autofinanziamento per l'erosione dei profitti aziendali e restrizione creditizia); 3) all'aumento della propensione marginale al risparmio da parte delle famiglie. In questa situazione l'azione pubblica ebbe un ruolo di scarsa efficacia. Il decreto legge del 27 agosto 1970 (sostituito successivamente da quello del 1 ° ottobre 1970) non sortì gli effetti sperati, in quanto le misure furono prese con molto ritardo. Questa è l'opinione contenuta nella Relazione; ma su questo punto torneremo a ]ungo in sede di considerazioni, perché, a nostro parere, l'azione pubblica non soltanto no11 sortì effetti apprezzabili, ma addirittura provocò co11seguenze negative. Questa era in sintesi la situazione nel 1970; situazione nella quale le Autorità si ripromettevano agli inizi di quest'anno (e in parte anche alla fine del 1970) di intervenire per curare la scarsità di domanda glo.bale. A tal fine fu deciso, da un.a parte, di ritornare ad una politica monetaria più permissiva (dalla seconda metà del 1970), e dall'altra parte di porre le premesse per una forte ripresa degli investimenti delle imprese pubbliche, degli investimenti pubblici e privati nel settore delle costruzioni e al tempo stesso di far passare alc11ne riforme di grande rilievo, quali la riforma della casa, la legge per il Mezzogiorno e la riforma tributaria. I risultati non sono stati quelli desiderati. Ancora una volta si è• dimostrata infondata la speranza che sia sufficiente una manovra espa11sionistica delle autorità monetarie per rimettere in moto l'attività degli investimenti. Le imprese pubbliche ·hanno portato avanti il loro programma di investimenti: nel 1971 gli investimenti di queste aziende sono aumentati del 40% rispetto al 1970 e gli investin1enti delle imprese a partecipazione statale hanno registra18 Bibiiotecaginobianco
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