La lezione di Mei11ecke zera, Stato appartenente a tre diverse comunità culturali) e nazioni territoriali o Stati nazionali, sorti « dal desiderio di autodeterminazione delle nazioni ». Già in Das Zeitalter ..., esaminando il problema della coscrizione obbligatoria e del relativo rafforzamento dei legami tra Stato e sudditi --- volto a costituire una comunità saldan1ente integrata di diritti e di doveri in grado di resistere con successo alla tirannide bonapartista - Meinecke « fa capire che le idee nazionali vanno considerate in stretta connessione con il proble1na del lealismo dei cittadini verso lo stato in una fase in cui ha inizio la partecipazione del popolo alla vita dello stato, avendo tuttavia presente che questo processo, anche nel più favorevole dei casi, non si traduce soltanto in partecipazione attiva, bensì anche in nuovi gravosi obblighi nei confronti del moderno stato burocratico » (pag. 197). Nell'ipotesi meineckiana, la coscienza nazionale tende a configurarsi come la ideologia di una determinata formazione statale che ai gravosi rapporti di potere in1posti ai propri sudditi, tende a conferire l'impronta del valore. « È evidente, avverte Pistone, che il ridurre la coscienza nazionale a ideologia legittimatrice dello stato nazionale, va al di là delle conclusioni cui è giunto Meinecke. Si basa però sulla stessa ipotesi da lui formulata che lo stato è il fondamento della coscienza nazionale in senso politico, e ne sviluppa con più rigore e cotnpletezza le in1plicazioni alla luce del concetto n1etodologica1nente . fecondo ·di ideologia » (pag. 200). Bibiiotecaginobianco A questo punto, lo stt1dioso torinese avverte il bisogno di chiarjre, una buona volta, l'equivoco. in cui sono incorsi q11a11ti, come lo Chabod, hanno potuto credere cl1e prima della fondazione dei moderni Stati nazionali, esistesse tra gli individui implicati in tali processi un legame nazionale autonomamente rilevante. Richiamandosi agli studi di Renan, di Kaegi, di Kohn, di Marno AJbertini, egli sottolinea recisamente che l'unità etnico-linguistica è prodotta dal potere politico e non viceversa. Quando rapporti produttivi e com1nerciali sempre più estesi determinano il tramonto delle piccole unità cittadine e territoriali, il bisogno di un'autorità centrale capace di coordinare e di dare un nuovo quadro giuridico e amministrativo alle 1nolteplici attività cli scambio in senso lato si traduce nella nascita del moderno Stato burocratico. Compito dell'ideologia è quello di presentare la nuova compagine giuridico-amministrativa non come un freddo e meccanico apparato di potere, bensì come una parentela di sangue e un'unità etnico-linguistica, ottenendo così l'effetto di far concepire lo Stato da grandi masse umane come il custode della lingua e dei costumi. A conclusione della sua esaurien• te rassegna dei più recenti contri~ buti della storiografia alla ricost~- zi9ne della genesi deli'idea di nazione, Pistone scrive: « L' asserzione che la nazione è l'ideologia del 1noderno stato burocratico, cui sono giunte tali moderne indagini sul nazionalis1no, conf ern1a piena1nente l'intuizione che sta alla base del con117
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