Nord e Sud - anno XVIII - n. 143 - novembre 1971

Di110 Cofrancesco non sono le idee a fare gli uomini, ma gli uomini a fare le idee. Ma il materialismo storico è ricaduto nell'ideologia nel momento stesso in cui, mettendo l'accento sull'homo oeconomicus, ha fatto dell'homo politicus una mera funzione del primo ed ha, in conseguenza, negato ogni carattere autonomo all'agire politico e quindi la validità delle leggi e dei principi teo1 rizza ti dalla scienza ad esso corrispondente. Che l'operatore politico si 11niformi a comportamenti diversi da quelli che ispirano l'operatore economico, viene dalla filosofia marxista sostanzialmente negato, col risultato di non poter spiegare le ragioni di una con.dotta di governo irrimediabilmente lesiva degli interessi economici, di cui la storia offre co- . . . p1os1 esempi. Il misconoscimento dell'autonomia della politica conduce, coerentemente, i marxisti ortodossi a riguardare Meinecke come il testimone - magari geniale - di 11na crisi storica, negandogli tuttavia la qualifica di pensatore politico, ancor oggi attuale. Alla luce di questi pregiudizi, si sentiva il bisogno di una più equa valutazion.e dell'opera ·meineckiana, n1eno attenta al suo storicismo e più preoccupata, invece, di penetrare i presupposti della concezione etico-politica che emerge in opere come Cosmopolitismo e stato nazionale. A questa esigenza risponde pienamente il grosso volume di Sergio Pistone, Federico Meinecke e la crisi dello stato 11azionale tedesco (Torino, Giappichelli, 1969) inteso a ricostruire, oltre che la personalità 108 Bibiiotecaginobianco dello sto,rico sassone, il clima politico e cùlturale della Germania guglielmi11a dei Weber, dei Naumann, dei neo-rankiani. L'autore, che attualmente lavora all'Istituto « Gioele Solari» della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino, appartiene a quella schiera di studiosi federalisti - v. M. Stoppino, L. Levi, A. Cavalli - che alla milizia politica sono arrivati in seguito ad un processo di revisione critica della storiografia e delle ideologie tradizionali. Redattore del periodico « Le Fédérali 1ste », ha collaborato 1 a varie r:uviste specializzate, tra cui « Il Politico», distinguendo 1si per la serietà e la compete11za con cui ha affrontato i vari temi della problematica politica contemporanea. In questo volume su Meinecke, Pistone ci offre una summa del pensiero federalista, le cui feconde indicazioni metodologiche vengono approfondite attraverso l'analisi di un periodo della storia tedesca ed europea, per molti aspetti ,decisivo. La teoria che Altiero Spinelli e Mario Albertini hanno sviluppato sulla base delle geniali intuizioni di Kant, di Einaudi, di L. Robbins, di L. Dehio, di B. Wootton e di tanti altri pensatori dell'Ottocento e del Novecento, tende qui a trasformarsi in compiuta e coerente Weltanschauung, anche se aliena da ogni dogmatismo e dalle insidie del pensiero ideologico. Per cogliere la ricchezza dei temi e dei problemi affrontati da Pistone, è indispensabile un'analisi, sia pure sommaria e incompleta, dei singoli capitoli in cui è articolata l'opera. Solo in questa maniera, infatti, risulterà chiara la direzione

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==