Nord e Sud - anno XVIII - n. 143 - novembre 1971

Lettere al Direttore (in Campania) quella del golfo di Napo 1 li sotto i vari as,petti inquinanti con previsione degli intervent~ meglio, adatti a raggiungere i fini voluti. - _Diretto da uno specialista cibernetico (Par. 530). Non approfondisco ulteriormente questo sche1na perché pe11so possa essere sufficiente ad aprire un dialogo. Certo il costo dell'impresa è elevato sia per le apparecchiature sia per il personale a vari livelli necessario. Il costo però potrebbe essere diluito o mitigato utilizzando i laboratori provinciali, quelli universitari, quelli del CNR o addirittura appaltando laboratori privati ed impegnandosi inizialmente solo nella parte del controllo e successivamente nell'opera di prevenzione e di lotta. Per quanto riguarda il personale scientifico e tecnico, l'attuale situazione universitaria fa sì che vi siano, per n1ia diretta conoscenza, valorosi scienziati e tecnici che non vedono l'ora di abbandonare l'ambiente universitario; questi potrebbero essere utilizzati dall'ISR ( ist. san. regionale) con reciproco v.antaggio e senza gravare sulle casse dello Stato. Diamo ora uno sguardo a Napoli, alla nostra città. La situazione è grave; avremo di nuovo le tristi epidemie del passato. Napoli vanta primati terribili. Il litorale marino da Torre Annunzi'ata a Pozzuoli, sia battericamente che chimicamente, è il più inquinato d'Italia. Lo smog è più pericoloso che a Milano e le varie g.allerie della città prima o poi daranno luogo ad incidenti gravi. La città priva di controlli è con1pletamente abbandonata a se stessa e lo smog indebolendo il carattere popolare, fa sì che difficilmente potrerno sperare in un moderno Masaniello. · A proposito di smog ho sentito dire in una trasmissione TV da uno dei soliti esperti che pullulano sulle scene del nostro Ente televisivo che, rispetto ai milanesi, noi stia1110 ancora bene. È bene chiarire subito come stanno realmente le cose. Lo smog di Napoli è più pericoloso perché è maggiormente sottoposto alle radiazioni solari di quello di Milano. Le radiazioni secondo un processo ben noto ai chimici producono dei radicali liberi; si tratta di molecole chimiche mostruose in uno stato di valenza anomalo che vagano alla ricerca di un substrato dove attaccarsi. La loro reattività è così elevata che la loro vita è brevissima in quanto si legano subito ad altre n1olecole; naturalmente non fanno distinzione e reagiscono anche con, le nostre molecole, cioè con il nostro organis1no, provocando danni gravissimi. I o sono convinto che diverse nuove malattie, soprattutto a carico del siste111a nervoso e cardiocircolatorio, saranno prodotte dai radicali liberi nei prossi1ni a11ni. Purtro,ppo ancora niolti ignorano la pericolosità dei radicali liberi. RODOLFO NICOLAUS 105 :· Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==