Italo Talia dotti antichi» 3 • Ed aggiunge un economista come Luigi Frey che le ristrutturazioni di determinate iniziative in campo industriale « possono essere considerate come progresso organizzativo, nel senso che divengono una manifestazione de1la ricerca di una migliore utilizzazione delle risorse fisiche disponibili, in date quantità e con date caratteristiche qualitative. Una parte di tali ristrutturazioni può essere realizzata sotto la spinta di innovazioni circa i processi produttivi o i prodotti, imitando esperienze esistenti altrove o sperimentando nuovi schemi scoperti, che guidino sia a modificazioni delle qualità delle risorse fisiche impiegate, sia a migliore utilizzo delle risorse disponibili; in questo caso si parla di progresso tecnico in senso stretto, il quale assumerebbe un rilievo molto rilevante soprattutto nei settori e nelle iniziative che possono contare solo in misura limitata su rimescolamenti nell'impiego di risorse che comportino progresso organizzativo» 4 • Non vi è dubbio che anche all'interno del ramo manifatturiero del settore industriale della Campania si siano verificati i fenomeni di cui si è fatto cenno. Si sono verificati, cioè, fenomeni di ristrutturazione differenziati a seconda delle diverse industrie: da un lato, nuovi prodotti, o meglio produzioni nuove, prima assenti nel tradizionale panorama della geografia industriale della regione (il che spiega il processo di diffusione territoriale dell'industria campana, nonché l'allargamento del ventaglio settoriaJe delle sue produzioni); dall'altro, una certa innovazione nella fabbricazione di prodotti tradizionali (il che spiega la crisi delle zone e dei settori di più antica industrializzazione). Nell'uno come nell'altro caso, infine, si è verificato o va verificandosi un progresso organizzativo o meglio un processo di riassetto organizzativo che investe sia la nuova che la vecchia industria. Come dunque tale processo di ristrutturazione incide sui singoli comparti produttivi? A tale riguardo Luigi Bruni 5 distingue sei diverse tipologie di industrie, a seconda del loro diverso tipo di sviluppo. Industrie in crisi aggravata da. riduzione dell'intensità di capitale: sono quelle che presentano una diminuzione sia in termini di occupazione, sia in termini di potenza installata, sia in termini di potenza per addetto. Industrie in crisi attenuata da aumento dell'intensità di capitale: queste presentano una diminuzione nell'occupazione e nella potenza installata, ma un aumento nella quantità di potenza per addetto. Industrie con 3 M. M. PosrAN: Storia economica d'Europa (1945/1964), Editori Laterza, Bari 1968. 4 LUIGI FREY: I settori innovativi nei paesi industrializzati, in « Mondo Economico », n. 1 - 2/9 gennaio 1971. s LUIGI BRUNI: Aspetti della dinamica strutturale delle industrie manifatturiere nelle regioni italiane, Giuffré, Milano 1970. 88 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==