Nord e Sud - anno XVIII - n. 142 - ottobre 1971

Antonio Guariglia prive. Si tratta, allora, di fare uno sforzo p~r ind~viduare che cosa si intende per Enti di Sviluppo, quali sono i compiti, le funzioni essenziali che essi do,vranno espletare nei rispettivi ambiti di competenza. E questo sforzo credo sia inutile anche ad evitare contrasti O· co•nflitti che domani potranno nascere tra Stato e Regioni, se no1 n garantiamo il principio• dell'unità del no1stro ordinamento attraverso la precisazione del sig11ificato comune del termine ' Ente di Sviluppo ' sull'intero, territorio nazionale, anche se poi gli Enti presenteranno alcu11e diversificazioni di strutt11re e di compiti che siano giustificate dalle realtà sociali ed econo•miche diverse esistenti nell'ambito delle singole Regioni dove dovranno o,perare ». Per quanto ci riguarda, riteniamo che l'attività d_egli Enti di Sviluppo dov·rà qt1alificarsi soprattutto nell'espletamento di due compiti: attuazione della politica delle strutture e dei piani zonali. Per quanto riguarda la politica delle strutture, gli Enti dovranno zona per zo·na « mobiìitare » il mercato fondiario con gli ir1centivi previsti dalle direttive comunitarie e dalle leggi che voterà il Parlamento nazionale, redigere i piani di trasformazione e sviluppo per l'ammodernamento delle imprese e fornire l'assistenza necessar1a alla loro attua- . z1one. L'attuazione dei piani zo·nali, così come sono stati precedentemente definiti, dovrà consistere, per quanto riguarda gli Enti, soprattutto nella esplicazione della funzione di intermediario nella contrattazione che zona per zona dovrà attuarsi tra i pubblici p·oteri e le comunità e le categorie interessate, per definire la modalità degli interventi resi possibili dalle risorse finanziarie e per assicurare la partecipazione delle imprese private, singole od associate, all'attuazione degli interventi zonali. In so,stanza, compito fondamentale degli Enti dovrà continuare ad essere quello di assicurare l'avvicinamento e la partecipazione dei cittadini e delle categorie al potere pubblico e quello di rappresentare lo strumento per armonizzare gli interessi pubblici e gli interessi privati nel quadro di una prospettiva di sviluppo globale. 9. L'elezione dei Consigli Regionali, per l'agricoltura, in particolare, non è avvenuta in concomitanza di una reale 1nodificazione della po.- litica agraria nel nostro paese, modificazione resa necessaria dalle profonde trasformazioni avvenute negli ultimi anni e dall'adeguamento al prevedibile sviluppo del settore agricolo nell'ambito nazionale ed internazionale. Pur tuttavia, ha contribuito ad iniziare un dibattito serio ed ap·profondito sulla necessità di un mutamento d.ei « princìpi ispiratori » dell'attuale legislazione agraria. Compito delle Regioni è, 01 ggi, 82 B~biiotecaginobianco

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