Nord e Sud - anno XVIII - n. 142 - ottobre 1971

Argomenti gli aggiustamenti necessari per evitare gli inconvenienti cl1e potrebbero verificarsi con le modalità di applicazione proposte dal Memorandum. Ci si do,vrà, a nostro, avviso, orientare sempre di piu verso una forma d'integrazione di reddito all'agricoltore, prescindendo ,dalle produzioni (che sono prese, invece, in considerazione, entro certi limiti, dal sistema inglese del deficiency paynients), alme110 per le aziende che a mano a mano diventeranno marginali in u11a agricoltura che tendera sempre più all'efficienza, e fintantoché non si realizzera11110 le condizioni di sviluppo regionale che consentira11no il trasferimento degli addetti agricoli in altri settori. In tale direzio11e si muove, del resto, il Piano Ertl per l'agricoltura tedesca, quando prevede aiuti sociali di sussistenza agli agricoltori che non possono modernizzare le loro aziende, né rico11vertirsi ad altre attività, allo scopo di consentire -loro co11dizio,ni di vita accettabili fino al ritiro. Appare, d'altra parte, evidente, soprattutto nel nostro paese, la necessita di un adeguamento regionale delle direttive comunitarie: compito delle Regioni sarà proprio quello di definire tale adeguan1ento :iJ.1 una visione, però, che tenga conto dei problemi agricoli comunitari, abdicando, fin da principio_, a qt1alsia i posizio11e velleitaria, a11acro11istica1nente can1panilistica e irrespo11sabilmente den1agogica. 6. Ma, forse, dove le Regioni potra11no portare decisivamente il loro contributo concettt1ale e di spinta all'attuazione legislativa, è nel mutamento dei « princìpi ispiratori » della politjca agraria del nostro paese. È questa una esigenza di fondo quasi unanime1nente riconosciuta e, probabilmente, dalla sua realizzazione dipenderà anche il st1ccesso o l'insuccesso delle Regioni nell'azion.e di rinnovan1enlo della nostra agricoltura. Anche se è opportuno sottolineare che è questa una opera che richiede una rigorosa e coerente volontà riformatrice, la quale, però, potrà assolvere al suo compito di adeguamento alla realtà ed ai tempi solo se saprà perseguire un impegr10 serio nella individuazione 1 delle direttrici di sviluppo cui indirizzare la nostra società e se saprà rifuggire da tentazioni particolaristiche, da calcoli di pura demagogia e da soluzioni dettate da esclusive esigenze d'i accordi e di schieramenti politici. Il principio base di tutta la legislazione agraria italiana fino ad oggi è nella prevalenza della proprietà sull'impresa: anche i provvedimenti che, in p~ssato, si so·no posti il problema di un adeguamento delle dimensioni aziendali, lo hann9 fatto pe11sando ad una ricomposizione fondiaria, ad una ricomposizione cioè che te11esse conto soprattutto della 77 Bibiiotecaginobianco

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