Nord e Sud - anno XVIII - n. 142 - ottobre 1971

, Argomenti teme11te solide, con nuovi equilibri di scambio, e con la semplificazio11e co·nsentita da una drastica riduzione del numero delle mo1 nete - nuove condizioni fra qt1esti due termini. Questo, natural1nente, per il futuro. Per il presente, è necessario non perdere di vista l'esigenza di considerare ogni pro)vvedimento transitorio come premessa per le vaste ristrutturazio11i che si renderanno necessarie per equilibrare meglio i rapporti interni ed. esterni della CEE. In q11esto quadro, bisogna considerare che la solidità del dollaro conviene ·anche a noi europei, anche se dobbiamo fare tutto il possibile per non essere noi a pagare il prezzo di tale solidità. O, almeno, per non pagare un prezzo insostenibile sia in termini economici che in termini politici. Anche per questo bisogna agire d'i concerto: non solo presentando un fronte t1nico all'esterno, 1na coordinando efficacemente i provvedimenti interni. All'esterno, si può e si deve premere - con la forza contrattuale che può essere data soltanto dal « fronte unico 1 » e con il sostegno di altri paesi, come il Giappone, essi pure colpiti dalle misure americane - per ottenere una sollecita abolizione, più ancora che del regime di inconvertibilità (che può anche costituire la premessa di ulteriori sviluppi e di nuovi rapporti « oro-moneta ») della sovrimposta americana sulle importazioni, che può rappresentare un precedente estremamente pericoloso per il ritorno a forme di protezionismo ormai s11perate. Così come si deve fare il possibile per giungere ad un accordo che consenta, in connessione con adeguati provvedimenti « interni », degli aggi11stamenti graduali, e se del caso selettivi, dei cambi, in rapporto alle nuove condizioni cl1e si sono stabilite nel commercio internazionale e nei movimenti di capitali. Con ogni probabilità, i « colpi a sorpresa di Nixon » hanno messo in n1oto, nel cam.po politico come in quello economico, delle forze cl1e potranno condannare l'Europa - se questa non sarà capace di organizzarsi in un sistema t1nitario•, per partecipare in misura adeguata al loro controllo - ad essere relegata definitivamente al livello di un eteroge11eo gruppo di staterelli di second·'ordine. VITTORIO BARBATI 69 Bibiiotecaginobianco

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