Argomenti rL1sso-americano. E difatti, non è rr1ancata la pronta contromo 1 ssa sovietica, con il trattato di a1nicizia e di non aggressione fra l'U.RSS e l'Unione Indiana, firmato il 9 agosto a Nuova Delhi dai ministri degli esteri d·ei due paesi. È interessante però 11.otare che, mentre nel campo po1 litico la reazione sovietica si è manifestata con un'iniziativa antitetica - ed anch'essa in via di maturazione da parecchio tempo - a quella degli Stati Uniti, nel campo monetario l'URSS ha adottato, almeno, per o,ra, una linea notev·olmente vicina a quella di Washin.gton, mantenendo 1 inalterato il cambio fra il dollaro ed il rublo e variando 1 invece i cambi con altre monete « occidentali » 4 , ossia accettando la tesi americana secondo la quale non devono- essere gli Stati Uniti a svalutare il dollaro ma sono gli altri che devono rivalutare, ciascuno in relazione alla sua situazione particolare., le loro monete. Del pari significativo• è il fatto che anche gli altri paesi dell'Europa orientale, Jugoslavia co,mpresa, hanno 1 seguito la stessa via. Con ogni probabilità, questi pro·vvedimenti, pur essendo di attesa, e quindi sog·getti secondo le circostanze a possibili variazioni, si inq11adrano in un disegno a lungo tern1ine - le cui linee posso110, essere individuate nel programma di integrazione e collaborazione economica elaborato· dal COME·CON. e reso noto il 7 agosto - che prevede, fra l'altro, l'unificazione monetaria per i paesi dell'Europa orientale entro il 1979. In sostanza, sia ad oriente che ad occidente, si stanno gettando le basi per un sistema nL1ovo, nel quale i cinque grossi blo·cchi politicoeconomici verso i quali il mondo sembra avviarsi - la CEE allargata, il COMECON, gli Stati Uniti, la Cina e il Giappone - potranno tro1 varsi ad operare, ciascuno· con la propria moneta, in un regin1e di scambi internazionali sensibilmente diverso da quello di oggi. Con le enormi implicazioni, anche politiche, che po,tranno derivarne. Prop 1 rio so1 tto il profilo politico·, la mossa monetaria sovietica potrebbe avere un significato molto importante: il significato, di un gesto fatto per aprire - o1tre a quello sulla limitazione delle armi strategiche, nel quadro\ dei negoziati SAl.T che si svo1 lgono ad Helsinki - un altro dialogo con gli Stati Uniti nel campo economico, commerciale e mo,netario. Si tratta, per ,ora, di ipotesi e solo di ipotesi. Non è da escludere tuttavia che proprio i1 l rilancio con1unitario che, in n1ezzo a molte dif4 Il 1° settembre, la Banca di Stato sovietica ha lasciato invariato il rapporto dollaro-rublo (1,11 dollari .per 1 rublo), operando invece una «rivalutazione» di altre monete «occidentali»: marco +3,3%, lira italiana + 1,7%, fiorino olandese +2,9%, sterlina britannica +1,1%, franco svizzero +3,2%, yen giapponese +S,2%. 63 Bibiiotecaginobianco
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