Nord e Sud - anno XVIII - n. 142 - ottobre 1971

Pasquale Satalino -Marisa C'àssola mondo » asiatico ed africano. Tutti n1assicciamente presenti alla Fiera con le loro p,roduzioni e con i loro operatori economici, i quali frequentano proficuamente le sale di contrattazione della « Borsa .degli Affari ». Non a caso, in occasione della manifestazione fieristica generale di settembre, il tema della cooperaziorte tra Europa ed Africa è stato affrontato in una tavola rotonda alla quale ha partecipato lo stesso Presidente della Commissione Europea, on. l\tlalfatti, insieme ad esponenti del mondo industriale, a rap,presen,tanti del Parlamento Europeo e di alcuni paesi africani associati alla Com.unità. PASQUALESATALINO Il Montale di "'Satura,, Uno dei problemi pit1 dibattuti dagli studiosi di Montaile dopo la pubblicaziione della Bufera è la ricerca di una continuità fra questa sua terza stagione letteraria e la poesia degli Ossi di seppia e delle Occasioni. La polemica, più cl1e centrarsi sullo stile e sui contenuti esiisitenzial1, facilmente riconducibili alla vecchia poetica montaliana, si è polarizzata sul tema dell'impegno stor:Lco e civile dell'autore, che sembrava sfocarsi e venir meno nell'ultimo volume, tradendo le aspettative di quanti avevano• vi,sto in Mo,ntale il pit1 significativo esponente della « resistenza passiva» al fascismo. Ma parte della critica ha ritenuto all'opposto d~ poter riconoscere una linea unitaria nella sua opera, proprio nella radice tenacemente storica di cui si alimenta la s11a disperazione, anche quando appare pit1 solitaria e indiIViduale; sicché la fase della Bufera, non diversamente da quelle della prima poesia montaliana, si pone come ·una delle testimonianze tipiche « dello spirito europeo e del suo calvario, negli anni che immediatamente precedettero la seconda guerra, e durante il travaglioso e ancora incompiuto riasse .. stamento che l'l1a seguìta ». Questo intento di ri,portarsi ad ttna. prospettiva storica, sia pure attraverso t1n dettato immune da riferimenti precisi alle vicende attuali, si esprime soprattutto nell'ultimo grup,po di liriche, dal « Più nessuno· è incolpevole» della Primavera hitleriana al1 la metafora del Sogno del prigioniero, che dà esempio della fedeltà di Montale ad una tematica antica fondendo .in una fitta trama di simboli la dimensione temporale immediata e quella universale: il detenuto chit1so nel lager da un lato co1stiituisce un'immagin,e efficace dell'umanità sommersa dalla catastrofe bellica, dall'altra una rappresentazione sempre valida dell'uomo relegato nel carcere di una condizione naturale e di una società repressiva. La stessa chiusa della poesia « L'attesa è lunga - il mio sogno d1 te non è finito » si · richiama ad un altro motivo ricorrente in Montale, e cioè la speranza mai sop.ita di evadere dal mondo cieco della ne0essità, verso una soluzione catartica del « male di vivere », nella quale la storia umana p,ossa essere finalmente redenta. 56 Bibiiotecaginobianco - .

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