Nord e Sud - anno XVIII - n. 142 - ottobre 1971

Editoriale I casi della Pirelli e della ZanlLssi hanno sensibilme11te impressionato la pitbblica opinio11e. È più cl1e comprensibile, perché si tratta di dite grandi imprese che hanno attraversato un periodo di fiorente espansione e che ora denunciano la misura delle difficoltà con le quali sono chiamate a confrontarsi e che implicano una revisiorie dei programmi di investimento e itna riduzione - si spera temporanea - del numero dei dipendenti. Per quanto riguarda più specificamente la Pirelli, si, tratta, d'altra parte, di una in1presa le cui vicende richiamano sempre itna particolare attenzione dell'opinione pubblica di Milano, che a sua volta con1unica le sue reazioni a tutto il paese: la Bicocca è uno dei litoghi classici nella storia dell'industrializzazione italiana, come Mirafiori e come il Portello; ed è stata recentemente teatro di episodi che hanno fatto molta sensazione come episodi-limite nella casistica della contestazione operaia promossa dai cosiddetti gruppi spontanei e subìta dagli stessi sindacati, onde è facile collegare i licenzia1nenti di oggi alle agitazioni di ieri e ricavarne considerazioni tali da provocare uno sbandamento a destra non solo di settori d'opinione pubblica che riflettono atteggiamenti e reazioni tipiche di ambienti del ceto medio, ma anche di settori che riflettono reazioni di ambienti operai, stanchi e preoccupati. Certo, la contestazione, nelle sue forme estreme, è in ribasso, così nelle università con,ie nelle fabbriche; e per qitanto riguarda i sindacati - specialmente le grandi confederazioni - sembrano prevalere oggi atteggiamenti riflessivi sugli irtcauti atteggiamenti di sfida a tittto ed a tutti che prevalevano ieri. Ma le conseguenze delle tensioni cui negli anni passati non si è voluto applicare itn 1·neccanismo di autocontrollo, queste conseguenze stan110 niaturan.do oggi e provocano a loro volta conseguenze che possono portare alle più pericolose reazioni: si è gia parlato, infatti, e fi~z dall'estate, di operai che si distaccano dai sindacati o che denunciano i sindacati come responsabili della crisi delle loro aziende; e comunque, quando la Bicocca riduce i suoi effettivi, le reazioni del ceto niedio di Milano potrebbero a11che inasprirsi fino al punto di soniigliare alla reazio·ne del ceto medio di Catania. Intanto, è stato riferito dall'« Espresso·» che lo stato maggiore della Pirelli avrebbe deciso di « portare avanti » gli investimenti per nuovi impianti nel Mezzogiorno secondo gli impegni assunti con gli organi della program1nazinne, riducendo e rinviando invece gli investimenti di 3 Bibliotecaginobianco ..

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