Nord e Sud - anno XVIII - n. 142 - ottobre 1971

La crisi della sinistra den1ocral ica dalla loro i11capacità di proporsi come forza auto11oma e di presentarsi ad una competizione elettorale. E si noti che sia alle ACLI che a Livio Labor non sono ma11cate occasioni che avrebbero dovuto essere le più favorevoli, svolgendosi le elezioni del 70-71 dopo la tanto sbandierata << presa di coscienza delle masse cattolicl1e nel vivo delle lotte sindacali», con il sostegno jdeologico (se così si può cl1iamare) della « opzione socialista » delle ACLI. · Non esiste dunque nel paese una reale sinistra cattolica cl1e possa, sommata al tradizionale 40% circa d·ei partiti socialista, comunista e socialproletario,, costituire una nuova n1aggioranza. Ma la confutazione teorica di uno dei pilastri della politica dei nuovi equilibri - quello della pretesa maturazione e disponibilità di impo11enti (o comunque sL1fficienti) forze cli sinistra cattolica, senza la quale una nuova maggioranza di go.vemo 110n esiste, e senza la quale il PSI all'opposizione costituirebbe inevitabilmente, checché se ne dica, una riedizione, per quanto- aggiornata, del fro11tismo - confutazione che qui è stata fatta per amor di chiarezza, non sarebbe stata r1emmeno necessaria. Come sempre accade, le fughe ir:i avanti a sinistra, quando si tratti oggettivamente di fughe i11 avanti e cioè quando le condizioni complessive (e non di alcune zone e categorie privilegiate) di un paese non sono tali da consentire brusche svolte a sinistra, determinano un pesante riflusso di larghi strati di ceti medi su posizioni eversive di destra, con il pericolo di gravi involuzioni a livello politico e istituzio·nale. La recrudescenza dello sq11adrisn10 fascista, le marce delle maggioranze silenziose anti-con1uniste, ed infine il successo del MSI ai danni della DC e del PLI alle elezioni del 13 giugno, ne hanno costituito, 1n un impressionante cresce11do, l'inequivocabile conferma. In questo contesto, la crisi economica non fa cl1e aggravare una situazio,ne già di per sé compromessa, offrendo un terreno propizio alla predicazione qualunquistica ed alle velleità autoritarie. Mentre le forze politiche sono impegnate 11ella lotta per l'elezio11e del Presidente della Repubblica,. che rende, se possibile, ancora più confuso il quadro politico, e rimand·a di fatto ogni chiarimento a gennaio, aumenta sempre di più il distacco fra il p·aese e la classe politica democratica, distacco che si esprime in preoccupanti feno,meni di diso:. rientamento, quando non addirittura di «·fastidio d·ella democrazia» e di nostalgie chiaramente autoritarie. Mentre la DC sembra raccogliersi in un arroccamento integralista che non lascia prevedere nL1lla di buono, mentre alternative a sinistra sono manifestamente fuori della realtà, il centro-sinistra sopravvive co·n tutte le sue contrarldizioni, subendo, nella contrastata realizzazione di 39 Bibiiotecaginobianco

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