Nord e Sud - anno XVIII - n. 142 - ottobre 1971

La crisi della sinistra democratica recuperare i voti andati al PSIUP nel '68. I repubblicani, dal loro canto, non risparmiavano le critiche tanto ai due partiti socialisti, quanto allo stesso governo. Il responso delle urne non del11se queste attese: i tre partiti laici della coalizione riportarono tutti 11n s11ccesso pii1 o meno rilevante, così cl1e il gover110 di centro-sinistra uscì apparentemente vittorioso dalle elezioni, avendo notevolmente aumentato la quota globale dei consensi. Apparentemente, in quanto la crescita elettorale, pre · doJa-scissione ~ SQcialista, -rafforz-è-le._tendenze alla divaricazione in seno alla sinlst;-a M , d·~mocratica, e-quindi la sua debolezza. Ai primi di agosto del 1970, in seguito alla proclamazione da parte dei sindacati dello sciopero generale per le riforme, il Presidente del çonsiglio Run1or presentava le sue dimissioni al Presidente della Repubblica. Quel che segue è storia recente: la costituzione del nuovo quadripartito Co,lo,mbo, le consultazjoni con i sindacati per le riforme, la messa in cantiere, piuttosto travagliata, delle riforme stesse, l'enunciazione da parte del PSI della teoria degli « equilibri politici nuovi e più avanzati ». Per quanto riguarda quest'ultimo punto, vale la pena di soffermarsi un momento s11lCo · ato Centrale del PSI del novembre 1970, •• per il valore politico che esso asst1me rfspeffoalla individuazione da parte della maggioranza del PSI di una linea che è stata al centro delle polemiche, tanto in sede politica quanto in sede culturale, da un anno a questa parte. La relazione iniziale di Mancini, abbastanza sfumata e moderata, accentuava il tema delle riforme lasciando in ombra quello d·egli schieramenti; ed era costruita in modo tale da consentire, nelle intenzioni del segretario del PSI, una larga convergenza del Comitato Centrale, che avrebbe potuto comp·rendere anche gli autonomisti. Ma il tentativo fu frustrato dalJa posizione dura assunta dai demartiniani in alleanza con la sinistra e dalla coerente posizione di Nenni, che rifiutò il compromesso, ribadendo la necessità di un chiaro impegno del PSI nella direzione politica del paese. L'equilibrio si spostò così sulle posizioni di De Martino, che uscirono vincenti, tanto che 11ella dichiarazione finale di voto della sinistra si diceva: « / con1p·agni della si11istra escono con1.piaciuti da questa hn- ___ portante ses_siorze del Comitato Centrale. E ciò per più di una ragione. Anzitu.tto percl1é le note posizio11! della sinistra, da n1.olto tempo prospettate, quali il giudizio negativo e di avvenuto superamento del centrosinistra, la necessità di predisporre ed anzi avviare in concreto la ri37 Bibliotecaginobianco

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