Umberto Pedol solo i tempi lunghi, possono correggere ques~a tende11za. Tutto quindi è diventato più difficile » 8 • Questa semplice constatazione era tanto vera che l'appello di La Malfa e Nenni per la rico-stituzio,ne di una solidarietà operante e di una piattaforma co-mune tra le forze della sinistra democratica e per la ripresa della politica di centro-sinistra no11 venne accolto. Nenni, prendendo la parola per dichiarare la propria non partecipazione al voto conclusivo del Comitato Centrale, estese l'appello, rimasto inascoltato nella sua « vecchia casa », a « tutti i partiti del centro-sinistra e a tutte le forze che i11 esso trovano espressione e che ritengono essenziale difendere le istituzioni democratiche e la vita democratica delle masse ». Erano i 1nomenti in cui, da un lato, il PSU si collocava su posizioni oggettivamente più a destra di quelle tradizionali della social-democrazia, e dall'altro, pur non essendo ancora stata inventata la magica quanto arcana formula dei « nuovi e più avanzati equilibri », il partito socialista, come ben aveva visto Nenni, si trovava lanciato i11 t1na corsa a sinistra tanto scatenata qt1anto velleitaria 9 • Mentre la sinistra democratica era sen1pre più divisa e lacerata, e il governo monocolore palesava orinai cl1iaramente la propria insufficienza e inido-neità a garantire una direzione politica al paese, il vuoto politico lasciato dai partiti democratici veniva riempito da un sindacalismo che si rafforzava e si imbald'anziva sull'onda delle lotte dell'« autunno caldo ». Si parlò allora di pa11sindacalismo, di svuotamento del ruolo dei partiti; e mentre alcuni sottoli11eavano che la presa di coscienza da parte del movimento sindacale della necessità di battersi non solo sul terreno delle rivendicazioni economicbe, n1a anche su quello delle grandi riforme sociali costituiva un fatto 11uovo e positivo, v'era chi notava come tutto ciò avrebbe dovuto avvenire nel quadro di un chiaro indirizzo di progran1mazione economica, senza di che il nostro assetto istis PIETRO NENNI, Non sono tempi di attesa, cit. 9 Un esempio emblen1atico della situazione che contraddistingueva il PSI in quel mom.ento è dato dalla conferenza nazionale dei Segretari di Federazione, tenutasi nei primi giorni del dicembre 1969. In mezzo al generale delirio, patrocinato da Bertoldi, a favore dell'ipotetico hicolore DC-PSI (anzi, nella pretesa del bicolore DC-PSI), gli unici che - per bocca del loro segretario provinciale Natali - si pronunciarono per il quadripart1to 1 furono gli autonomisti milanesi, che ancora detenevano la maggioranza della rnaggiore Federazione del PSI, scatenando naturalmen te contro di sé indigna te accuse di « connivenza con gli scissionisti reazionari del PSU ». Quello stesso PSU con il quale. pochi nìesi dopo, richiamato alla realtà di un paese sull'orlo del collasso sociale dai tragici fatti di Piazza Fontana, il PSI avrebbe stipulato l'alleanza di governo quadripartito. 34 Bi~liotecaginobineo
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