La crisi della sinistra democratica Non si trattava, come fece notare il fondo della « Voce Repubblicana » del 22 settembre, rispondendo a deformate ed interessate i_nterpretazioni democristiane, della pro 1 posta di un fronte laico da contrapporre, su un terreno specifico, alla DC: « Le forze che stanno o dovrebbero stare tra la DC e il PCI, e che devono tenere conto della forza iniponente di questi dite partiti, se non vogliono esse stesse apparire, nelle loro impostazioni politiche, astratte e velleitarie, ha11no ben più vasti interessi che quelli di una rivendicazione se1nplicemente laica.0 tutta la tematica e i problemi della odierna società e dell'odierna situazione inter11azionale sono o devono essere presenti alla loro coscienza e alla loro volorztà di riesa111e critico. I partiti che stanno fra la DC e il PCI hanno origini laiche, ma 11essuno di essi ha esclusivi obbiettivi laici ». Era questo un lucido tentativo da parte di La Malfa, di rimediare ai guasti provocati dalla scissione, che giudicava « u11 errore, un errore gravissimo » che « obiettivamente, qiLalunqiLe sia il risultato della lotta, sconteremo tutti qi1,anti ». Un tentativo sincero e accorato, ma c11e non ten.eva conto della logica della scissione, ed era pertanto, destinato, in quelle condizioni, a fallire e a non essere racco1to se no11 da Nenni. Nenni infatti fece proprio, nel suo discorso~ al Comitato Centrale del PSI dell'ottobre 1969, l'appello di La Malfa, ripreso dalla risoluzio•ne finale del Consiglio Nazionale del PRI. Disse il leader socialista: « ... ritengo che l'iniziativa del PRI esprima iLna esigenza che va assecondata. Il pericolo denunciato da La Malf a di un vuoto politico n,el settore che si colloca tra la DC e il PCI, o peggio ancora di iLna utilizzazio11e strumentale di questo settore, a copertura delle scelte di schierame11to della DC e del PCI, esiste effettivamente. L'iLnificazione socialista ebbe tra i suoi motivi di fondo il dtlplice rifiuto del monopolio d'emocristiano del potere e del monopolio co·mitnista dell'opposizione. La fi11e dell'unificazione ripropone il problema in tern1ini aggravati. I modi di difendere le posizioni acqiLisite negli ultimi sei anni possono essere qiLelli indicati da L-a Malfa o altri. Ma sarebbe grave se non si potesse per lo meno discutere prima che la questione ritorni al ta-. volo dei quattro, se mai ci tornerà ». Pur facendola propria, Nenni aveva però ben chiari i limiti della p-ro-po-sta. Co•ntinuò infatti: « ... Ma qui co1ninciano i guai. Le scissioni ubbidiscono ad una loro legge di tendenza, che è quella di esasperare i motivi di contrasto dai quali hanno tratto origine. Solo il tempo, anzi - 33 Bibliotecaginobianco
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