Uniberto Pedol o di aggiornare quello del 1946, che s-i fregia qella firma di Saragat e dei sitoi compagni della cordata socialde1nocratica » 2 • Si capisce bene quindi come al X congresso del PSDI, svoltosi a Milano nel febbraio 1956, la maggioranza del partito, raggruppata intorno a Saragat, Tanassi, Matteotti, Cariglia, con la mozione di centro cl1e si aggiudicò il 61,6 %, pur riconoscendo gli inizi di un diverso e più aperto atteggian1ento del PSI, specie sul piano parlamentare, manifestasse la sua insoddisfazione, affermando: « Il congresso prende atto della volontà cfziaramente espressa dagli organi dirigenti del PSI di uniformare la propria condotta agli interessi dell'unità di azione con il PCI, nonché la brutale soffocazione di qualsiasi fermento di unità socialista » 3 • Né sortivano grande effetto gli sforzi della corrente dj sinistra del PSDI, guidata da Faravelli, Ugo Guiclo Mandolfo e Zagari, cl1e ottenne il 31,S~u al congresso con una mozione cl1e auspicava un'azione decisa del partito per promuovere l'unità. Un suo indirizzo di saluto, contenente un accorato appello per l'unità di tutti i socialisti, inviato al congresso del PSI del '55, aveva in realtà ottenuto un'accoglienza piuttosto tiepida, per non dire fredda: il presidente Malagugini, infatti, ringraziò, ma rispose che l'unità socialista c'era stata e che non erano stati i socialisti a spezzarla. Il grande detonatore che scatenò 11na serie di reazioni a catena, apre11do un capitolo nuovo nella storia politica italiana, fu costituito quindi dal rapporto segreto di Krusciov al XX Congresso con la decisa denuncia dello stalinismo, e dalla brutale repressione delle rivolte ungl1erese e polacca. Si trattò di due fasi apparentemente contraddittorie del travaglio clel mondo co1nt1nista, in quanto la pri1na sen1brava concedere al comunismo la possibilità di assumere t1n volto piì.1 umano e di rivalutare, condannando lo stalinismo, certe esigenze libertarie (si fa per dire) e democratiche all'interno del sistema. Ma in realtà erano due 1no,menti di uno stesso processo di crisi del mo,dello sovietico agli occhi dei comunisti italiani e della sinistra in generale. Infatti il XX congresso del PCUS, p11r accendendo delle speranze, aveva abbattuto il mito fideistico di Stalin che la propaganda sovietica aveva costruito, rilevando aspetti 2 Atti del 31° Congresso Nazionale del PSI, Torino 31 marzo - 3 aprile 1955, in Il Partito Socialista Italiano nei suoi congressi, vol. \7: 1942-1955, a cura di Franco Pedone - Edizioni del Gallo - Milano 1968. 3 Atti del 10° congresso del PSDI, Milano, 31 gennaio - 8 febbraio 1956, in GIUSEPPE AvERARDI, I Socialisti Democratici da palazzo Barberini alla costituente socialista, Edizioni di « Corrispondenza Socialista», Roma 1971. 26 Bibiiotecaginobianco . .
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