Francesco Compagna quale hanno stt1diato -- come ricordava ronorevole .Reicl1lin - a costo di duri sacrifici da parte delle loro famiglie, e credendo nell'università o nella scuola superiore come in una via per la Uberazione da ancestrali soggezioni; per poi magari scoprire che in quella università o• ir1 quella scuola superiore hanno studiato, ma no-n han110 imparato. Ecco, si sta formando nel Mezzogiorno un blocco della disperazio 1 ne: il blocco del sottoproletariato e della sotto 1 borghesia che si co11figura già come una polveriera, che co,mpo,rta l'accumulazione di un enorme potenziale sovversivo, che costituisce una minaccia di cui noi non possiamo non tenere conto co1ne democratici di sicuro orientamento, e della quale certamente tengono conto tutti coloro che, in un senso o nell'altro, vorrebbero farci voltare le spaìle alla democrazia. Alcuni anni o,r sono un giovane storico di sinistra ritenne che nei meridionalisti come Fortunato e Salvemini, a limitare l'intelligenza delle cose, fosse stata la loro ideologia del buon governo. Noi gli replicammo che il proble1na del buon governo è più attuale che mai e sta « a monte », come suo1 l dirsi, di tutti i problemi dello sviluppo del Mezzo.giorno. Non immaginavamo che il problema ,del buon governo dovesse diventare anche più attuale e più condizionante di quanto a noi già non sembrasse. Ma ci è stato sempre chiaro che le radici del malgoverno sono nel nostro Mezzogiorno assai più profonde; e che, se pure abbiamo· fatto molto per attenuare la sete e l'isolamento del Mezzogiorno e per co,rreggerne le condizioni dell'inferiorità geografica, non abbiamo fatto quanto era necessario e doveroso fare per tagliare e per strappare quelle radici. Anzi, negli ultimi tempi abbiamo consentito che quelle radici si ramificassero nelle profo11dità dello hu1nits politico del Mezzogiorno. REICHLIN: Votate contro. COMPAGNA: Ho detto, onorevole Reichlin, le ragio,ni per le quali ritengo che l'intervento straoTdinario sia più necessario che mai, ed ho detto anche le ragio,ni per le quali ritengo che, se c'è un ente che si è compo 1 rtato, in Italia e nel Mezzogiorno, con chiarezza amministrativa, questo ente è la Cassa. Mi sto riferendo adesso a quella che è la tradizionale incapacità organizzativa ed amministrativa del Mezzo·giorno. Perciò· dico che il risanamento ct·ella vita politico-amministrativa del Mezzogiorno condiziona il successo della politica cui con questa legge vogliamo assicurare la continuità, la coerenza, l'aggiornamento. Anche la corretta att11azione dell'ordinamento regio 1 nale nel Mezzogio,mo è a sua volta condizionata dal comportamento politico-amministrativo di tutti coloro che nel Mezzogiorno sono investiti di pubbliche responsabilità e, 126 Bi_bl iotecaginobianco
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