I Documenti nel Mezzogiorno, proprio per troppa indulgenza o addirittura compiacenza nei confronti delle pratiche di sottogoverno. RAUCCI: Quali partiti? COMPAGNA: Onorevole Raucci, l'ho detto un attimo fa, forse ella era distratto: i partiti della maggioranza. RAuccr: È bene ripeterlo. COMPAGNA: Quelle pratiche di sottogoverno nel passato hanno corroso gli strumenti di volta in volta predisposti per dare n11ovo slancio alla politica meridionalista, ed oggi portano se1npre più frequentemente ad una vera e propria distorsione dell'uso di questi strumenti. Perciò noi diciamo che, se si vogliono conseguire i risultati che con questa legge ci si ripromette di conseguire, è 11ecessaria un'inversione di tendenza per quanto riguarda le pratiche di sotto 1 governo, le lottizzazioni di preside11ze e vicepresidenze, i criteri di selezione e cooptazione dei quadri della politica meridionalista. È questio11e di senso del limite e di senso della misura che u11 orecchio politica1nente avvertito deve essere in grado di ricono 1scere e di rispettare. Badate cl1e il potere clientelare si esercita oggi in forme assai pii.1 raffinate e in pari tempo assai più aggressive di quelle che ai tempi del collegio uninominale st1scitarono l'indignazione dei meridionalisti e non dei meridionalisti soltanto. E questo avviene qua11do piu che mai sarebbe necessario che la democrazia si presentasse nel Mezzogiorno con un volto austero! Perché nel Mezzogiorno l'insofferenza 1per il potere clientelare è tanto più forte, oggi, quanto piu all'imperio di questo potere si devono piegare, in condizioni umilianti, uon1ini la cui rassegnazione può anche tramutarsi in disperazione. Penso al gonfiamento e alla segregazione del sottoproletariato, stivato e isolato in certi quartieri delle città meridionali, chiuso in questi ghetti, nella Kalsa a Palermo, nei quartieri spagnoli a Napoli, a Sbarre e a Santa Caterina, alla periferia di quella Reggio Calabria dove appunto è es,plosa una disperata rivolta,. sulle ragio,ni pii.1 vicine della quale noi possiamo anche manifestare indignazio,ne - ed io la manifesto - ma solo nella misura in cui siamo disposti a farne oggetto di approfo 1 ndita riflessione per identificarne le ragioni più lontane; e penso alla sottoborghesia dei laureati. e dei diplomati, che sono anch'essi, ed essi soprattutto, sempre più corrivi alla disperazione, perché rischiano di no:n tro·vare quel posto di lavoro stabile ~ qualificato per trovare il 125 Bibliotecaginobianco
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