Nord e Sud - anno XVIII - n. 142 - ottobre 1971

Pocumenti possono e si debbo 1 no addu.rre a favore della continuità e del potenziamento dell'intervento straordinario. Dicevo di non considerare soddisfacenti i risultati che grazie all'intervento straordinario siamo riusciti ad ottenere nel Mezzo·giorno. Non li consideria1no soddi,sfacenti specialJnente per quanto riguarda l'i11dustrializzazione; li considerian10 più soddisfacenti - o, se si preferisce, meno inso1ddisfacenti - per quanto rigt1arda la preindustrializzazione. Concordo,, a questo proposito, con quanto ha detto nell'altro ramo del Parlamento il senatore Rossi Daria, con un intervento nella discussione che ne ha portato il to·no a livelli molto alti, degni della migliore tradizione di concretezza del pensiero meridionalistico. Rossi Daria l1a osservato appunto che nel Mezzogiorno c'è stato un rileva·nte sviluppo della pro1 duzione agrico 1 la, sia pure co,ncentrato prevalentemente nelle aree di alta suscettività, e questo sviluppo si è avuto grazie all'impeg110 con il quale la Cassa ha giocato la carta dell'irrigazione. Co1 n energia ed· anche con una certa chiarezza amministrativa, co1 me ha detto 1 Rossi Daria - virtù rara ai nostri giorni - la Cassa ha portato avanti la realizzazione del suo pro1 gramma per gli acquedotti e per le strade, incidendo co1 me mai prima d'ora era avvenuto SLl due dei tradizionali fattori dell'inferiorità geografica del Mezzogiorno: la sete e l'isolamento. C'è ancora molto da fare, naturalmente, nelle direzioni cui fin dagli inizi si è attribuito un alto grado di priorità ai fini della preindt1strializzazione del Mezzogiorno. C'è molto da fare per comp 1 letare, e c'è molto da fare per integrare; e se n1olto è stato fatto grazie all'intervento straordinario, per i1 l n1olto che resta da fare, e che deve servire a valolizzare ulteriormente quanto è stato già fatto (penso soprattutto al completamento degli impianti irrigui ed alla trasformazione e distribuzione dei nuovi pro-dotti dell'agricoltt1ra meridionale), credo si debba puntare a11cora sul 1 l'inteTvento straordinario, sul patrimonio di competenze e di esperienze che l'organo straordinario dell'intervento straordi 1 nario l1a potuto· acquisire. Grazie all'irrigazione, grazie alle strade di fondovalle a scorrimento veloce, grazie agli acquedotti, si può ben dire co1nunque che il Mezzogiorno è diventato, quanto meno nelle sue zone geo1 graficamente m.eglio collegate con il resto del paese, assai più industrializzabile di quanto non lo fosse vent'anni or sono, o anche dieci anni o•r son·o, quando si è potuto dire che era già più industrializzabile di quanto no,n Jo fosse prima che l'intervento strao,rdinario prendésse co1rpo . . Ma, se è soddisfacente co,nstatare quanto il Mezzo-giorno sia diventato più industrializza·bile, non è altrettanto soddisfacente constatare quanto poco· esso· risulti più industrializzato. ~ colpa d'ell'intervento 115 Bibiiotecaginobianco

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