Nord e Sud - anno XVIII - n. 142 - ottobre 1971

I Documenti politica del 1950, che allora era giusta ed oggi non più. Allora si trattava di eseguire le infrastrutture per preparare lo sviluppo; oggi si tratta di realizzare lo sviluppo, i,I quale a sua volta richiede anche la creazione di altre infrastrutture. Proprio perché l'evoluzione ha fatto maturare situazioni diverse nelle diverse parti del territorio e ha definito problemi diversi, d'altra parte, la poilitica da realizzare, pur restando unitaria, dovrà articolarsi per lo· meno in tre politicl1e distinte, anche se tra loro coordinate: una politica per il completamento ed il potenziamento dei co·mplessi di agricoltura intensiva; una politica per la razionale industrializzazione delle aree metropolitane; una politica di riassetto e cli sviluppo agricoloindustriale delle zone interne. A differenza della politica implicita nella legge del 1965, che aveva a base il criterio della concentrazione e lrerrata quadruplice classificazione di aree e nuclei industriali, di aree irrigue e co,nnesse, di aree turistiche e di aree di massima depressione, la visione del territorio deve oggi restare unitaria, se11.2aesclusio•ni preordinate di nessuna area. Ciò non toglie che le diverse aree e i diversi settori abbiano problematiche diverse e richiedano quindi politiche diverse, le quali tuttavia debbono essere contemporaneamente definite nelle linee generali e condotte in parallelo con le scelte di priorità e con i ritmi che le disponibilità finanziarie ed altre condizioni co11sentiranno. Non è il caso di entrare in questo momento nei dettagli di quelle tre politiche delle quali è, tuttavia, utile indicare alcuni elementi. Per lo sviluppo agricolo, delle zone irrigue e di alta suscettività (riassu1no) è necessario co1npletare ed ampliare la rete irrigua; •provvedere sistematicamente alle man.utenzio·ni ordinarie e straordinarie; regolare gli impianti arborei ed altri in funzione delle analisi delle prospettive di mercato; organizzare i mercati con le relative strutture; sviluppare e riordinare le ind11strie trasformatrici; riordinare e dare uno sviluppo cooperativo o altrimenti associato alle unità -di produzio•ne. La politica di industrializzazione delle aree metropolitane dovrà, a sua volta, mirare ad un assetto territoriale di ciascuna di esse in vista della localizzazione industriale; a completare nelle aree di concentrazione d·egli impianti le infrastrutture di base e, d'altra parte, ad estendere la contrattazione programmata della localizzazione degli impianti non solò alle grandi ma anche ai co1nplessi delle piccole e medie industrie. Per la politica dello sviluppo agricolo industriale delle aree interne, infine - eh~ è la più nuova, quella per la quale nulla abbiamo finora preparato -, bisognerà, anzitutto, fare quello che non abbiamo fatto - ed è una delle più grandi colpe di questo periodo - cioè una politica di assistenza sistematica ai nostri emigrati e di mobilitazione di tutti 111 · Bibliotecaginobianco -

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