Nord e Sud - anno XVIII - n. 142 - ottobre 1971

... Italo Talia vale la pena di ricordare che « la macchina_ utenstle per la lavorazione dei metalli, nata nel XVIII secolo co,n la rivoluzione industriale, è effetto e causa insieme dello sviluppo industriale, basato, preponderantemente, sull'uso dell'acciaio. Infatti la macchina ute11sile è l'artefice fondamentale di tutti gli altri tipi di macchine e di tutti i prodotti dell'industria elettromeccanica, nonché artefice della sua riproduzione » 12 • Va detto, inoltre che il ramo presenta una domanda in forte espansione, a livello sia nazionale che internazionale, a cui il nostro paese partecipa attualmente con poco più del 3 % della produzione dei principali paesi industrializzati. Pertanto, se è vero che la situazione produttiva dell'industria delle macchine utensili misura il grado di industrializzazione di an paese e le sue possibilità di ulteriore espansione, è anche vero che un più deciso impegno, in Campania, delle Partecipazioni statali in questo ramo servirà a misurare il grado di diffusione territoriale che si vuole dare all'apparato produttivo nazionale. Per quanto riguarda, poi, il ramo degli apparecchi e strumenti elettrici ed elettronici, si è già accennato che in Campania esistono 28 unità locali. Di queste, undici, con poco più di mille addetti, producono apparecchi di telecomunicazione ed affini. Va messo in evidenza cl1e la struttura esistente in Campania non copre che una parte n1inin1a dell'apparato produttivo nazionale: 1'1,6% delle unità locali, il 2,1 % degli addetti, il 3,0% della potenza installata. Si deve aggiungere che è la stessa struttura produttiva nazionale a presentare in tale ramo un grosso « buco »; buco che può essere coperto, con ampie possibilità di sviluppo in varie direzioni, proprio nelle regioni meridionali 13 • Nella meccanica di precisione il grosso è costituito dai due stabilimenti della Olivetti (Pozzuoli co1 n 1.500 addetti e Marcianise) per la costruzione di macchine da scrivere e da calcolo, mentre carente risulta la produzione di strumenti scientifici. È nei confronti di quest'ulti1na che deve essere fat_to il maggior sforzo di richiamo e di ubicazione all'interno della regione, proprio per il forte contenuto innovativo cl1e tali produzioni possiedono, se solo si pensa che tutta l'industria manifatturiera italiana « avrà sempre più bisogno di tutti i tipi di strumenti di controllo e di comando », a mano a mano che il processo produttivo andrà automatizzandosi. Diverso è il discorso, e diverse le prospettive, per quanto riguarda 12 Macchine utensili in « Mondo Economico » n. 1 2/9 gennaio 1971. Si veda. inoltre: SILVIOLEONARDI, Le macchine utensili e la loro industria, Feltrinelli, Milano 1961. 13 Per le produzioni in cui è più forte la domanda nazionale si può vedere Elettronica e Calcolatori elettronici in « Mondo Economico», n. 1, 2/9 gennaio 1971. Nonché: Situazione e prospettive del settore dei magneti permanenti, Documenti IASM, n. 2 1971. 98 Bi_biòl tecaginobianco

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