Nord e Sud - anno XVIII - n. 138 - giugno 1971

Emanuele Marotta co,mporre i co,ntrasti; alla seco1 nda, perché nella compos1z10,ne del governo venivano a rip1 ro,porsi le stesse divisioni che laceravano 1 l'Asisemb1lea Nazionale. Durante la Quarta Repubblica si p·oté assistere al feno,meno di vasti spostamenti nell'equilibrio delle forze elettorali, spostamenti che coinvolgevano ogni volta il 15-20% circa dei voti. Così nel 1946 un nuovo partito, il Mo·vimento Repubblicano Po1 po1are, raccolse oltre 5 milioni di voti; nel '51 il Raggruppamento, Popolare Francese (gollista) ottenne 4 milioni di voti, nella maggior parte sottratti al M.R.P ., per sfaldarsi in segt1ito lentamente e crollare, fino a co·ncedere, nel 1956, più di due milioni e mezzo di voti ai poujadisti e oltre due milioni al' Fronte Rep,ubblicano· dei radicali e socialisti. Nel '58 l'ago della bilancia si spo.stò di nuovo a favore della gol,lista Unione della Nuova Repubblica. Quando ci si trova in presenza del « voto fluttuante », occorre p·orsi una serie di •domande cui non sempre è .facile rispondere: si tratta di un ~oito· •di protesta? o di un voto personale per questo o quel ca.ndidato? o,ppu,re il voto è diretto contro l'immobiliJsmo parlamentare, se non, a•ddirittura, contro le istituzioni della Repubblica? o deriva dai profondi cambiamenti sociali ed economici? Le p1 ro.fonde fratture che ha1mo costantemente caratterizzato• la società francese ,spiegano, oltre al pluripartiti 1 smo, anche l'instabilità del Gabinetto, nella fase p,recedente a quella attuale. Il fenomeno era dovuto· sia a fattori p·olitici (l'esistenza di tante fazioni), sia a fattori istituzio,nali, tra i quali la pratica impdslsibilità di sciogliere l'Assemblea in caso ,di crisi: la Costituzione, infatti, concedeva tale facoltà al Presidente della Repubblica solo nel ca1 so che si fo.ssero verificate due crisi in diciotto mesi, e tutte e due determinate a ma,ggioranza assoluta. Questa condizione si verificò una sola volta, nel dicembre 1955; negli altri casi il go·verno dovette cedere di fronte a maggioranze relative. Vanno inoltre ricordati, tra le cause istituzionali di instabilità, i vasti poteri attribuiti alle Commissioni parlamentari relativamente alla modifica dei p,rogetti di legge. Così, ne1le votazioni sulle leg,gi finanziarie e di bilancio, l'Assemblea aveva modo· di ostacolare la politica del go·verno, diminuendo l'ammontare dei crediti o au,mentando le spese. Ancora, la red~zio 1 ne ,dell'o,rdine del giorno era rimessa alla decisione dei presidenti dei gruppi parlamentari; dispute di carattere procedurale col governo diedero s,p,esso luogo a voti di fiducia. Far cadere un go1 verno no,n era p,articolarmente difficile: si è calcolato che per questo fo,sse sufficiente lo spostamento di soli qu:aranta voti, il che attribuiva ai gruppi marginali un ri1 levante potere contrattuale, molto superiore all'effettiva lo1 ro co1 nsistenza. La procedura di 94 Bibiiotecaginobianco

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