Partiti e sindacati time potrebbero avere, e spesso hanno, per oggetto rivendicazioni che si giustappongono e si accavallano le une rispetto alle. altre, dando luogo a contraddizioni fra le une e le altre, nel senso che le rivendicazioni delle categorie più forti non posso110 essere accolte se non comprimendo in qualche modo quelle delle categorie più deboli. Que.sto significa anzitutto che le conf~derazioni non hanno affatto un compito facile se vogliono realmente rappresentare tutte le categorie dei lavoratori dipendenti e considerare le loro rivendicazioni come interconnesse, e non come giustapposte, da mediare attivamente, e non da recepire passivamente, inseribili in un disegno coerente di promozione sociale, e non accavallabili disordina- .tamente e confusamente. E significa, altresì, che, quando le confederazioni vogliono stabilire quali sono le rivendicazioni più legittime, e comunque prioritarie, rischiano di entrare in conflitto con le federazioni le cui rivendicazioni volessero posporre a quelle di altre. C'è dunque obiettivamente una difficoltà delle confederazioni ad interpretare e rappresentare gli interessi di tutte le categorie dei lavoratori dipendenti ed a ricavare dal complesso delle rivendicazioni di tL1tte le categorie una linea di azione sindacale che nella sua coerenza sia effettivamente tale da « promuovere» gli interessi della classe lavoratrice, e la sua « avanzata in modo distinto ed autonomo rispetto a tutte le altre categorie sociali ». E questa difficoltà può essere attenuata e superata soltanto se i partiti fanno il mestiere che ad essi compete; e che non consiste soltanto, e nemmeno principalmente, nel rapprese·ntare « tutte le altre categorie sociali », lasciando ai sindacati la rappresentanza di tutte le categorie dei lavoratori dipe11denti, ma nel rappresentare i cittadini, nell'interpretare gli interessi generali del paese, nell'assicurare sempre e comunque la sintesi politica fra le varie rivendicazioni di classe e di categoria. Ed è soltanto nel quadro di questa sintesi che la mediazione delle confederazioni è possibile: se invece si forma il vuoto, perché i partiti non fanno il mestiere che ad essi compete, le confederazioni si trovano esposte nei confronti delle federazioni e prima o poi entrano in crisi i rapporti fra le une e le altre, a danno delle prime ed in definitiva a danno della classe la- ,,oratrice nel suo complesso·: perché del marasma economico è sempre la classe lavoratrice che paga le spese più alte ed il marasma economico non può 11011essere la conseguenza di un rapporto che consente alle federazioni di condizionare le confederazioni e com7 Bibiiotecag inobianco -
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