Argomenti di unà azione efficace dei costituendi Segretariati dell'Emigrazione, volta a mettere gli emigrati in condizione di effettuare la resistenza co1lettiva come azione di classe. Oltre a ciò veniva accettata dal Congresso la proposta socialista di istituire addetti al lavoro •presso i consolati, di procedere i11campo internazionale a trattative per l'eguaglianza di assistenza all'emigrato in materia -di malattie e infortuni, e infine di disciplinare la materia dei contratti di lavoro. Inoltre, per consolidare sempre più i legami tra emigrato e P.S.I., ancora l'on. Cabrini, al Congresso socialista del 1908, affermava l'obbligo, da parte ·dei membri ·del Partito che emigravano, di entrare nel Sir1dacato di mestiere dei paesi di accoglime11to, pena l'espulsione 3 • L'attuazione di tale proposta incontrava però un grosso ostaco1o nel livello molto arretrato della massa degli emigranti e nell'alto costo delle iscrizioni. In seguito a tutto ciò si pro-mosse, da ·parte governativa, una prima generica tutela degli emigranti con la legge 24 gennaio 1915 n. 173: veniva sancito il dovere da parte delle ditte straniere, che ingaggiavano lavoratori italiani, di sottomettere le domande al Commissariato Generale dell'Emigrazione con un anticipo di 15 giorni. Un successivo decreto del 2 maggio 1915 n. 635 tracciava uno schema di contratto base per rendere uniformi le condizioni di lavoro dell'e1nigrante. Parallelamente nei paesi di accoglimento (che poi erano so,prattutto le due Americhe) si adottarono provvedimenti restrittivi dell'emigrazione mediante la promulgazione di leggi contro l'analfabetismo (e i nostri emigranti erano in maggioranza analfabeti). 4. I paesi di accoglimento, infatti, pur avendo estremo bisogno di manodo-pera, nutrivano preoccupazioni e riserve nei confronti del fenomeno _dell'immigrazione. I paesi più evoluti (America del Nord.) miravano i11fatti a una qualificazione, oltre che alla quantificazione, immigratoria; quelli sottosviluppati (America del Sud), erano, dal canto 1 loro, allarmati dall'afflusso di lavoratori stranieri, per un verso, e dalla progressiva concentrazione del potere economico in mani straniere, per altro verso. Significativa a questo proposito una corrisponde11za d·el 1902 4 in_ cui si rilevano i primi sintomi delle future decisioni restrittive. Nella lettera veniva anche posto a livello internazionale il problema del Mez3 ANGIOLO CABRINI, Il Partito Socialista Italiano e la Politica di Emigrazione. Congresso Nazionale del P.S.I., Firenze 19-22 setten1bre 1908, Tipografia Popolare, 1908. . 4 Lettera inviata nel 1902 da Mr. Brisson, agente generale per la colonizzazione di Montreal, a un suo agente per il reclutamento di manodopera straniera. 73 Bibiiotecaginobianco
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